Due eventi in un sette giorni: non mi par vero. Il 15 aprile mi aspetta il tour mondiale di West Side Story a Trieste, perché mi è stata "graziata" una trasferta. Il 20 aprile La Bella e la Bestia a Milano, sfruttando invece una trasferta di lavoro. Non mi par vero! Torno a teatro, dopo tanto tempo!
09 aprile 2010
03 aprile 2010
Rebecca a Budapest
L'ungherese non lo capisco. Ma dev'essere una gran bella produzione, questa Rebecca a Budapest.
22 marzo 2010
Love Never Dies?

Ora, dare un seguito a questo capolavoro... Era davvero necessario? Voglio dire, a Lord Lloyd Webber credo che i soldi non manchino; per cui voglio escludere a priori il lato puramente commerciale-economico della faccenda. Voleva assolutamente dare un seguito alla storia? Poteva farlo, ma doveva dar retta al destino che alcuni anni fa, sotto forma di gatto, gli cancellò dal sintetizzatore tutto il lavoro compiuto, e lasciar perdere.
E invece, eccoci qua. Sinceramente, io ci sono rimasto male. Ho apprezzato lo "sforzo" di cercare un sound diverso, più vicino alla modernità da inizi novecento che allo stile da grand-opera/pucciniano dell'illustre precedente; ma è l'operazione in sé che secondo me è nata male e proseguita peggio. Love Never Dies conferma, purtroppo, che Webber non è in grado di creare musica "colta" senza scadere nel mostruosamente noioso, e che il suo estro è finito nel 1993, con Sunset Boulevard. Viale del Tramonto, un titolo, un dato di fatto. Dopo ha creato qualche bella e struggente e potente melodia, ma non un musical che funzioni nel suo insieme.
Il Phantom funziona perché non lascia respiro: le melodie si susseguono alle melodie, i richiami si sussegono ai richiami, i grandi show-stoppers sono memorabili; in Love Never Dies ce n'è uno solo, è bello e orecchiabile, certamente, ma finisce lì. Lasciamo perdere il plot, che fa acqua da tutte le parti. E la title-song, checché ne scriva Webber in persona nel libretto, rimane un'auto-scopiazzatura-riciclaggio ingiustificabile per un compositore della sua levatura.
Magari a teatro è uno spettacolone, e avrà un successone clamoroso. Ma dubito. Peccato, sarà persa un'altra occasione.
12 febbraio 2010
La "mia" Memory / Ricordi... in scena!
Che il mio libero adattamento in italiano di Memory circolasse qui e là (come già successo nella serie de Le Stelle del Musical), lo sapevo. Ma ora è stato immortalato anche su youtube, dagli studenti della Star Rose Academy di Roma che lo scorso giugno l'hanno inclusa nel saggio di fine anno.
E' un saggio, perciò consideratelo come si conviene; ma a me ha fatto un enorme piacere.
Memory inizia al minuto 1.40
E' un saggio, perciò consideratelo come si conviene; ma a me ha fatto un enorme piacere.
Memory inizia al minuto 1.40
26 gennaio 2010
Rudolf, che sorpresa
Ero partito molto prevenuto nei riguardi di Rudolf - Affaire Mayerling, il musical sulla controversa figura dell'erede degli Asburgo andato in scena per poco meno di un anno al Raimund Theater di Vienna (ha chiuso i battenti, sembra per scarsa affluenza di pubblico, proprio domenica scorsa).
Dicevo, ero partito prevenuto su questa opera di Frank Wildhorn ascoltando il cd "workshop" in inglese avuto non so neanche più come, e non mi era sembrato granché. Musiche forse un po' troppo scontate, melodiche fuori misura, e voci non troppo convincenti. Invece, guardando il dvd che mi sono regalato per Natale, mi sono ricreduto. L'allestimento è curatissimo - come del resto i VBW ci hanno abituato -, i protagonisti perfettamente in parte, l'orchestra sontuosa con orchestrazioni sontuose, non un attimo di calo di tensione. Insomma, un piccolo capolavoro, magari non indimenticabile come Rebecca o Elisabeth, ma che comunque avrebbe meritato una tenuta più lunga; anche perché la grande azienda dell'intrattenimento viennese ha dovuto correre velocemente ai ripari e metter su il "facile" blockbuster tedesco Ich war noch niemals in New York.
Di questo Rudolf mi sono piaciuti i due protagonisti, Drew Sarich nella parte principale e Lisa Antoni in quella di Mary Vetsera; il loro duetto "Something More" è davvero emozionante. Non amo particolarmente Uwe Kroeger, ma qui fa una parte da perfido - il conte Taffe, primo ministro - che la sua faccia luciferina esalta bene. Nel cast fanno parte le brave Wietske Van Tongeren e Carin Filipcic, già graditissime conoscenze delle scene viennesi.
L'allestimento non è colossale come in Rebecca, ma è molto evocativo con pochi elementi scenici; anche qui la fa da padrone la grande pedana girevole del Raimund e un suggestivo skyline viennese, oltre il "solito" bordello che chissà perché nelle produzioni austriache non manca mai.
Su youtube abbondano gli estratti video. Vi propongo il trailer ufficiale, con il rammarico di essermi perso questa bella produzione.
Dicevo, ero partito prevenuto su questa opera di Frank Wildhorn ascoltando il cd "workshop" in inglese avuto non so neanche più come, e non mi era sembrato granché. Musiche forse un po' troppo scontate, melodiche fuori misura, e voci non troppo convincenti. Invece, guardando il dvd che mi sono regalato per Natale, mi sono ricreduto. L'allestimento è curatissimo - come del resto i VBW ci hanno abituato -, i protagonisti perfettamente in parte, l'orchestra sontuosa con orchestrazioni sontuose, non un attimo di calo di tensione. Insomma, un piccolo capolavoro, magari non indimenticabile come Rebecca o Elisabeth, ma che comunque avrebbe meritato una tenuta più lunga; anche perché la grande azienda dell'intrattenimento viennese ha dovuto correre velocemente ai ripari e metter su il "facile" blockbuster tedesco Ich war noch niemals in New York.
Di questo Rudolf mi sono piaciuti i due protagonisti, Drew Sarich nella parte principale e Lisa Antoni in quella di Mary Vetsera; il loro duetto "Something More" è davvero emozionante. Non amo particolarmente Uwe Kroeger, ma qui fa una parte da perfido - il conte Taffe, primo ministro - che la sua faccia luciferina esalta bene. Nel cast fanno parte le brave Wietske Van Tongeren e Carin Filipcic, già graditissime conoscenze delle scene viennesi.
L'allestimento non è colossale come in Rebecca, ma è molto evocativo con pochi elementi scenici; anche qui la fa da padrone la grande pedana girevole del Raimund e un suggestivo skyline viennese, oltre il "solito" bordello che chissà perché nelle produzioni austriache non manca mai.
Su youtube abbondano gli estratti video. Vi propongo il trailer ufficiale, con il rammarico di essermi perso questa bella produzione.
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