04 dicembre 2008

Ritorno sul Viale del Tramonto

Giorno felice per i fan di Sunset Boulevard: da oggi è di nuovo in scena a Londra, al Comedy Theatre con il nuovo e quanto pare acclamato allestimento del Watermille Theatre. Nuove scenografie e nuovo logo, che ricalca nello stile quello del Sunset olandese (a proposito, o voi che l'avete visto... lasciate un commentino in merito!) attualmente in tour.
Comunque, ieri la sorte mi è stata amica:
guardate bene le foto pubblicate e ditemi se per un attimo non stavo vivendo un piccolo sogno... Al Museo Nicolis di Villafranca (VR), dove mi trovavo per l'ultimo dei seminari del 2008, mi sono trovato di fronte ad una splendida e imponente Isotta Fraschini, modello simile a quello usato in Viale del Tramonto, e ad un'Alfa Romeo tale e quale a quella guidata da Laurence Olivier in Rebecca!

30 novembre 2008

53 performance (ovvero Occasioni Perse, parte III)

Fino a ieri la Compagnia della Rancia cercava un aiuto regista; ho letto il bando, avrei voluto mandare la candidatura, anche senza alcuna esperienza, così, solo per sognare un po'... poi Paola mi ha fatto desistere (ma va là, ma chi ti vuole, e hai famiglia qui, ma fai il serio, ma quando mai hai fatto l'aiuto regista, ecc. ecc.).
Però ho compilato lo stesso l'elenco dei musical visti, così come chiedeva il bando. E ho scoperto di averne visti 51. Comprese le repliche, certo (del resto, stesso musical ma compagnia diversa...), e qualcuno me ne sarà sicuramente sfuggito.
E siccome questa lista ormai c'è... ve la propongo, in ordine cronologico. Magari al più presto ci metterò un breve commento per ciascuno, con qualche dettaglio in più.

A Chorus Line
Compagnia della Rancia - Monfalcone, Teatro Comunale – 1991

Cats
Europe Tour – Milano, PalaTrussardi - 1995
David Ian – Trieste, Politeama Rossetti – 2008

Cantando sotto la pioggia
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 1996

Sette spose per sette fratelli
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 1998

West Side Story
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 1998

Evita
Teatro della Munizione – Trieste, Politeama Rossetti – 1999

Dance!
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 2000

Jellicle Cats / Il re leone
Compagnia Giovani 90 – Passariano, Villa Manin - 2000

Hello, Dolly!
Compagnia della Rancia – Udine, Teatro Nuovo Giovanni da Udine – 2001

A qualcuno piace caldo
Compagnia della Rancia – Trieste, Politeama Rossetti – 2001

La piccola bottega degli orrori
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 2001

Grease
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 2001
Compagnia della Rancia – Trieste, Politeama Rossetti – 2004
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 2005
Compagnia della Rancia – Trieste, Politeama Rossetti – 2008

Jesus Christ Superstar
RockOpera – Gorizia, Teatro Tenda – 2001
Planet Musical – Monfalcone, Teatro Comunale – 2002
Planet Musical – Trieste, Politeama Rossetti – 2004
Compagnia della Rancia – Trieste, Politeama Rossetti – 2006
Compagnia della Rancia – Milano, Teatro Diners – 2007

La bella e la Bestia
Gruppo Teatrale Musicale Via Mulini 6 – Gorizia, Teatro Verdi – 2002

La febbre del sabato sera
Planet Musical – Trieste, Politeama Rossetti – 2002

I promessi sposi
Teatro di Napoli – Trieste, Politeama Rossetti – 2002

The full monty
Promnibus on stage - Trieste, Politeama Rossetti – 2002

Joseph e la strabiliante tunica dei sogni in Technicolor
RockOpera - Trieste, Politeama Rossetti – 2002

Il violinista sul tetto
Lorenzo Vitali - Trieste, Politeama Rossetti – 2003

Notre Dame de Paris
David Zard - Trieste, PalaTrieste – 2003

Lady Day
Broadway Italia - Trieste, Politeama Rossetti – 2003

Ailoviù, sei perfetto, adesso cambia!
La Contrada - Monfalcone, Teatro Comunale - 2004

Il ritratto di Dorian Gray

Teatro Bellini - Trieste, Politeama Rossetti – 2004

Tosca Amore Disperato
David Zard - Trieste, PalaTrieste – 2004

Nunsense
Compagnia della Rancia – Trieste, Sala Tripcovich – 2004

My Fair Lady
Planet Musical – Trieste, Sala Tripcovich – 2004

Das Phantom der Oper
Stage Entertainment – Stoccarda, Palladium Theater – 2004

Elisabeth
VBW – Trieste, Castello di Miramare – 2004, 2005
VBW – Vienna, Theater an der Wien – 2005

Vacanze Romane
Il Sistina - Trieste, Politeama Rossetti – 2004

Pinocchio
Compagnia della Rancia - Trieste, Politeama Rossetti – 2005

Footloose
Fascino - Trieste, Politeama Rossetti – 2005

Gian Burrasca
Lorenzo Vitali - Trieste, Politeama Rossetti – 2005

Musical Christmas from Vienna
VBW – Trieste, Politeama Rossetti – 2005

Die Drei Musketiere
Stage Entertainment – Berlino, Theater des Westens – 2006

Rebecca
VBW – Vienna, Raimund Theater – 2006

Tutti insieme appassionatamente
Compagnia della Rancia - Trieste, Politeama Rossetti – 2006

The Producers
Compagnia della Rancia - Trieste, Politeama Rossetti – 2006

Sweet Charity
Compagnia della Rancia – Milano, Teatro Diners – 2006
Compagnia della Rancia – Trieste, Politeama Rossetti – 2006

Ragtime
BSMT - Trieste, Politeama Rossetti: Sala Bartoli – 2006

Peter Pan il musical
Il Sistina – Trieste, Politeama Rossetti – 2007

Jekyll & Hyde
TSA – Trieste, Politeama Rossetti – 2007

Sweeney Todd
BSMT – Trieste, Politeama Rossetti: Sala Bartoli – 2008
BSMT – Roma, Sala Uno – 2008


25 novembre 2008

Occasioni perse, parte II

Un po' per il lavoro, un po' per la famiglia, ma anche stasera salto l'ennesimo musical: al Rossetti va in scena il nuovo Robin Hood, quello con Manuel Frattini e Valeria Monetti, con la regia di Christian Ginepro e le coreografie di Fabrizio Angelini. Peccato, peccato, che volete che vi dica: questa stagione va così.

18 novembre 2008

Occasioni perse

Sinceramente non so se rallegrarmi o rattristarmi per il fatto che stasera debutta Hairspray a Trieste e io per i soliti motivi familiar-lavorativi salterò anche questo, come è successo con Il Giorno della Tartaruga un paio di settimane fa. E' che dello spettacolo conosco assai poco, se non la canzone You can't stop the beat che piace moltissimo anche a Beatrice e che ho già usato come colonna sonora per alcuni slideshow familiari. Ma non mi convince Masciarelli nei panni di Edna: boh. E pensare che quindici giorni fa mi son trovato Massimo Romeo Piparo, il regista, nella bus di collegamento tra l'ennesimo gate di Fiumicino e il volo Roma-Catania: ma era sempre al telefono, e il mio capo mi ha fatto desistere dal presentarmi (sicuramente Piparo non si sarebbe ricordato di me) e scambiare quattro chiacchiere con lui.
A ben pensarci, non so neanche cosa avrei potuto chiedergli. Poi il volo è atterrato, lui è sceso velocemente e si è dileguato. Occasione persa.

06 novembre 2008

La bella e la Bestia

La bella e la Bestia è uno dei cartoon-musical della Disney, assieme a La Sirenetta, che amo di più. Nel 1992, quando lo vidi al cinema, ne rimasi stregato: le animazioni, l'introduzione "vetrata", le musiche, gli esilaranti personaggi di contorno... e quando il film venne adattato per il teatro, con un'operazione tra le più felici della storia del musical, mi ripromisi che prima o poi, a Londra o Broadway, l'avrei visto.
Sapete com'è andata a finire: a Londra e Broadway non ci sono mai stato, di grandi musical - intesi come grandi allestimenti - ne ho visti ben pochi e tutti in Austria e Germania, perciò, quando l'altro ieri è uscita la notizia che la Stage Entertainment porterà proprio La bella e la Bestia a Milano, ho tirato un quasi sospiro di sollievo. Quasi, perché: chi mai sarà Belle? La Hunzicker, forse? Oibò... Ma costi quel che costi, stavolta vedrò questo show. E sarò felice, perché per l'autunno del 2009, quando dovrebbe debuttare, Beatrice avrà già due anni e mezzo. E la porterò con me!

26 ottobre 2008

Attenti a voi, c'è Sweeney Todd

Roma, 23 ottobre 2008 - Alla fine rimane in scena solo il rasoio: e un brivido ti scende nella schiena. Tutto il cast è appena sparito, indietreggiando, fuori scena; per un attimo è rimasto solo Sweeney Todd, in un tetro cono di luce, col suo sguardo allucinato, a guardare il pubblico ammutolito: e ti vien da chiedere se quel rasoio dimenticato lì fosse un effetto voluto o un errore. Poi rivivi la serata: no, non può essere un errore, perché pur nel suo essere molto "minimal", questo allestimento del musical di Sondheim è curatissimo in ogni dettaglio, ti toglie il fiato nei momenti corali, ti diverte nei suoi momenti grotteschi e ironici, ti attonisce nei tanti momenti dark.
Contribuisce a rendere cupa l'atmosfera anche la Sala Uno, piccola realtà espositiva-teatrale ricavata nella navata centrale della cripta della Scala Santa di Roma: pareti con mattoni faccia a vista e ampie arcate, e una ripida gradinata per un centinaio di posti, che rendono familiare e intima la rappresentazione, esaltandola nella sua versione acustica, senza l'ausilio di microfoni e amplificatori.
L'allestimento è quello della BSMT di Bologna (già apprezzatissimo al Rossetti lo scorso marzo, ne ho parlato qui e qui con Shawna Farrell), rivisto
nella regia da Marco Simeoli, nei movimenti coreografici da Fabrizio Angelini (e si vede il tocco preciso e di classe) e nella direzione musicale da Enrico Arias. Semplici scenografie in legno, spostate a vista dai performer, suggeriscono ambienti e situazioni, dalla pasticceria di Mrs. Lovett alla barberia di Sweeney, dal forno sotterraneo al balcone di Johanna.
Gli interpreti danno il meglio di se, aiutati dalla precisa e piccola band (piano, contrabbasso e percussioni), e rendono comprensibile l'intricata vicenda anche grazie ai sorprendenti testi adattati in italiano da Andrea Ascari.
Ottimo il cast: Andrea Croci (Sweeney Todd), spaventevole e diabolico e vendicativo, ma anche ironico nei duetti con la sinistra e simpatica Federica Ugolini (Mrs. Lovett); Edoardo Luttazzi (Antony), tenero e inguenuo, perfetto in coppia con Federica Risoli (Johanna); minaccioso e tormentato Lalo Cibelli (Giudice Turpin), così come il suo braccio destro Marco Romano (Beadle), che sfodera anche una bella voce lirica in un esilarante siparietto con Mrs. Lovett; Giuliano Costi è un buffo Pirelli, Elena Pelazza una "equilibrata" squilibrata ex moglie di Todd e Gian Luca Spatti, "motore" di questa operazione romana assieme ad Andrea Croci, un sorprendente e toccante Tobias, che si ritaglia uno dei momenti più belli di tutta la serata con Not while I'm around. Non che gli altri numeri musicali siano da meno, anzi: il complicatissimo The worst pies in London, Pretty Women (duetto tutto al maschile tra Todd e Turpin) e tutta la sequenza degli omicidi sono da antologia.
Spero vivamente che questa piccola produzione, fatta davvero da chi il musical lo ama e lo vive, prenda il largo e riscuota il successo che merita.
info: http://www.sweeneytodditalia.com/

Zuppette atomiche alla cena degli Adm!

Quella della cena con gli Amici del Musical bolognesi è una ormai avviata tradizione che si ripete più o meno ogni autunno, da qualche anno a questa parte, quando "il Moretti", cioè io, dalle brume nordestine arriva a Bologna per il SAIE, una delle fiere più importanti per chi lavora nell'edilizia. Siccome i giorni da passare tra stand e convegni sono tanti, una serata è dedicata alla simpatica cenetta con Cri, Lisa, Gab e compagnia bella.
Quest'anno (lo scorso 16 ottobre) hanno aderito all'appello, oltre a noi quattro citati, anche Marco Trespioli, più noto in lista come "Dittatorrichard" - ma non ha voluto rivelare a nessuno del perché di questo strambo nick -, il buon Luigi Antenucci, e le new entry Stefano Bonsi (non ho capito se in lista c'è anche lui, ma è mio amico su facebook) e Mauro Nieddu, anch'egli non della lista ma da quel che si è capito molto amico di Lisa Foletti, e infatti hanno fatto "comunella" tutta la sera.
Luogo prescelto: un azzeccato ristorantino vietnamita-thailandese-cinese in pieno centro a Bologna, giacché Gab - in arte Gabriele Bonsignori, la "bibbia" vivente del musical in Italia - ha cortesemente rifiutato il ristorante indiano.
Che dire: abbiamo gozzovigliato e parlato - straparlato anche ^__^ - di musical, ovviamente, e della lista, e dei nick; ma siccome non si vive solo di quello, anche dei nostri lavori e delle difficoltà, e dei disagi, e di quanto è cara la vita e quanto è bella Beatrice, e di facebook, questo "mostro" del web che inghiotte tutti in un gioco virtual-sociale quasi senza fine.
Ma soprattutto abbiamo discusso del... cibo che arrivava a tavola! Cose inenarrabili: non saprei più dire cosa avessero mangiato gli altri, io mi sono "limitato" agli involtini vietnamiti (dunque, avete presente gli involtini primavera dei ristoranti cinesi: ecco, al posto delle verdure metteteci carne, poi avvolgeteli in una fogliolona di lattuga e intingeteli in una piccantissima emulsione di olio e spezie non meglio identificate), poi ad una zuppetta atomica composta da (non rabbrividete, please) ananas, gamberetti, funghi e una montagna di zenzero; in seguito, per restare in tema, uno squisito risotto allo zenzero; poi degli spiedini di pollo (credo) da intingere in una salsina alle arachidi; e infine, frutta flambé, che abbiamo diviso geometricamente in quattro (due banane, una mela, ananas).
Esperienza gastronomica singolare, direi, ma da riprovare: il menù, ovviamente annaffiato da birra cinese e un liquorino "idraulico liquido" alle rose, era sterminato. E straordinariamente economico: le altre boccucce presenti hanno mangiato più o meno come il sottoscritto, e alla fine abbiamo sborsato appena 20 euro a testa.
Tra una chiacchiera e l'altra, abbiamo finito, sfiniti, a mezzanotte suonata. Una bella e piacevole serata; e speriamo che il prossimo anno aderiscano anche gli amici riminesi!
Nella foto, da sx: Mauro Nieddu, io, Lisa Foletti, Marco Trespioli, Cristina Benati, Gabriele Bonsignori, Stefano Bonsi, Luigi Antenucci.

21 ottobre 2008

Amici del Musical, 10 anni

Oggi il sito Amici del Musical compie 10 anni: auguri anche da parte mia, umile collaboratore di questa avventura multimediale ormai da sei anni. Sorbole, il tempo passa inesorabile! Il primo contributo è stato un'intervista a Manuel Frattini e Lorenza Mario, che facevano tappa a Trieste con lo show Tributo a George Gershwin... la cui inarrivabile star era Christian De Sica, che rifiutò di parlare col sottoscritto perché non appartenevo - come minimo - ad una testata televisiva. Unico rifiuto della mia singolare carriera da web-cronista a tempo perso, che negli anni a venire, con la squisita disponibilità degli amici del Rossetti, mi avrebbe permesso di conoscere e intervistare le più importanti star del musical italiano e anche europeo. Poco male: non ho mai sopportato De Sica, e da quella volta ho evitato accuratamente tutti i suoi show. In compenso, grazie alla mitica "lista" collegata al sito (anzi: "la" lista, per definizione), ho trovato una quantità industriale di nuovi amici, tutti malati di musical come me, in tutta Italia. Un saluto anche a loro. Prima o dopo vi conoscerò tutti!

14 ottobre 2008

Non stupitevi di tutto questo silenzio...

...è normale quando il SAIE di Bologna incombe, e il sottoscritto si ritrova letteralmente subissato di cose da fare. Sto trascurando un sacco di notizie, argomenti, discussioni: ma d'altronde non ho scelta, e tantomeno tempo.
Da domani e fino a sabato la mia casa diventerà la fiera di Bologna (pad. 18, stand E33) e l'attiguo Palazzo dei Congressi, in piazza della Costituzione (gli amici del musical lo conosco meglio come Europauditorium), dove organizziamo una mostra-convegno sui Luoghi di Produzione ecocompatibili.
Se vi interessa, o se solo volete venire a trovarmi... al Palazzo dei Congressi l'ingresso è gratis! ^__^
Giovedì, inoltre, c'è l'attesa cenetta con gli Amici del Musical di Bologna: vi farò sapere come va!

21 settembre 2008

E le stelle brillano ancora!

"Uno spettacolo fresco, ben confezionato e godibilissimo"
Il Piccolo

Splendida, magica serata: da Over the Rainbow (Il mago di Oz) a Memory (Cats), passando per Le cose che piacciono a me (Tutti insieme appassionatamente), The way we were, Niente (A chorus line), I got rhythm, Part of your world (The Little Mermaid), Don't cry for me Argentina (Evita), Gold von den Sternen (Mozart!), A new life (Jekyll & Hyde). La sala di Palazzo Attems, l'altro ieri sera, era stracolma: e anche la mia presentazione-narrazione, con tanto di videoproiettore e foto ha funzionato alla grande! Siamo felicissimi! Ecco qui un "the best of" in pochi minuti di montaggio.


Ed anche la bella recensione da "Il Piccolo" di oggi!

12 settembre 2008

Le Stelle del Musical: Davide Calabrese è dei nostri!

Vi invito tutti all'appuntamento del 19 settembre alle 20.30, a Palazzo Attems a Gorizia, con Le Stelle del Musical: un recital con alcune tra le più belle songs "al femminile" del teatro musicale classico e contemporaneo.
Federica Bressan sarà accompagnata al pianoforte da Arno Barzan e al violino da Ludovica Burtone. In programma brani come
Over the rainbow, Gold von den Sternen da Mozart!, Io sono mia (la versione italiana di Ich gehoer nur mir da Elisabeth), Tea for two, Niente (da A Chorus Line), Memory, Don't cry for me Argentina e With one look dal mio amatissimo Sunset Blvd.; e in aggiunta, brani strumentali (con due nomi così...) di Gershwin e Morricone. Niente male, vero? Anche la locandina è stata rivista, in linea con la mostra che attualmente occupa gli spazi dei Musei Provinciali a Palazzo Attems e nelle cui iniziative collaterali il nostro recital è inserito.
Ma l'altra novità è che... Davide Calabrese è dei nostri! Parteciperà al concerto "allargato" che stiamo già organizzando per il prossimo maggio a Monfalcone, con la partecipazione del Piccolo Coro di Monfalcone (formazione che si rifà al Piccolo Coro "Mariele Ventre" dell'Antoniano di Bologna, e che è diretto da mia sorella Francesca). Ci sostiene una banca locale, ma se avete qualche idea per altri sponsor... o se qualcuno si fa avanti, ben venga!

30 agosto 2008

Mamma mia, che stagione!

Stavolta cito volentieri lo slogan scelto dal Politeama Rossetti per presentare il cartellone 2008/09: mamma mia, che stagione!
Non è uno slogan campato per aria: perché il piatto forte, anzi fortissimo, della programmazione che come sempre spazia tra prosa, musical, danza, teatro contemporaneo e concerti (per 50 appuntamenti) è proprio lo smash hit musical Mamma mia!, uno dei pochi jukebox musical - assieme a We Will Rock You, a resistere alla dura prova del botteghino.
Lo spettacolo basato sulle canzoni degli ABBA arriverà a Trieste, durante il suo tour europeo, dal 22 aprile al 3 maggio, suggellando una stagione di Musical & Grandi Eventi che propone altri titoli
interessanti: Il Giorno della Tartaruga di Garinei & Giovannini, il nuovo Hairspray italico di Massimo Romeo Piparo, il Robin Hood di Manuel Frattini, il Gran Varietà di Arturo Brachetti, il classico A Chorus Line nel rinnovato allestimento della Rancia, e - ulteriore sorpresa - il nuovissimo allestimento del Rocky Horror Show, in una gigantesca produzione che prima di Trieste debutterà a Berlino per poi spostarsi a Vienna, Zurigo, Dusseldorf e Monaco di Baviera. Proprio con il Rocky Horror Show inizia per il Rossetti una nuova, importante collaborazione con la BB Promotion di Michael Brenner, una delle più significative realtà produttive europee.
Tra gli altri eventi segnalo il ritorno del poetico Slava's Snow Show e del Cirque Eloize con lo spettacolo Rain, mentre gli allievi della BSMT di Bologna torneranno alla Sala Bartoli con il nuovo A new brain, uno dei titoli più particolari del musical contemporaneo. Non mancherà, in primavera, il tradizionale appuntamento con i Pomeriggi Musicali, come sempre in larga parte dedicati al musical.
Che dire: proprio mamma mia, che stagione! Cercherò di seguire il più possibile questi spettacoli, e di raccontarvi i suoi protagonisti e i dietro le quinte. Tutte le info su www.ilrossetti.it
Buona stagione a tutti!

22 agosto 2008

Le Stelle del Musical, il 19 settembre a Gorizia

Torna Le Stelle del Musical in versione recital, con un nuovo pianista, Arno Barzan, e una violinista: Ludovica Burtone. Ovviamente la voce è quella incantevole di Federica Bressan, e presenterò/narrerò sempre io. Appuntamento il 19 settembre, alle 20.30 nella - come si dice - "prestigiosa e suggestiva cornice" di Palazzo Attems a Gorizia.
Intanto prende forma anche la versione "allargata" che prepareremo per maggio del prossimo anno (meglio giocare d'anticipo): con DUE belle novità. Vi aggiornerò al più presto!

20 agosto 2008

Un nuovo Sunset... anzi, due... no, tre!

In attesa di sapere qualcosa sulla nuova roboante produzione olandese di Sunset Blvd con Pia Douwes, a Newbury (Inghilterra) ha debuttato un nuovo allestimento, che ha fatto del minimalismo la sua cifra stilistica. Ottime recensioni, ottimo cast. E nell'agosto 2009 debutterà una nuova produzione svedese alla Värmland Opera di Karlstad. Nuova vita a questo magico musical, dunque? Lo spero proprio, e che a queste tre produzioni ne seguano tante altre (come il film, più volte annunciato, ed ora rinviato al 2009...)

28 luglio 2008

Le stelle brillano ancora... con un ospite d'eccezione!

Prima di lasciarvi per le vacanze (domani partiamo, finalmente! E la trafila burocratico-kafkiana per la compravendita immobiliare si è conculsa felicemente, con qualche contrattempo... magari lo racconterò nell'altro blog, quando avrò tempo...), vi annuncio la lieta novella: il progetto Le Stelle del Musical continuerà ancora il prossimo anno, con un graditissimo ospite che ha già detto "sì"!
Ve lo svelo? Vi lascio col cliff-hanger? Uhm... Ok, farò il cattivello... Intanto grazie all'ospite di aver accettato! Io e Federica Bressan siamo al settimo cielo!!!
Buone vacanze a tutti, ci sentiamo dopo ferragosto!!!

17 luglio 2008

Nel mezzo del cammin di nostra vita...

...ho aperto un altro blog. Cioè, ce l'avevo già, ma non l'avevo praticamente mai alimentato. E si chiama proprio Nel mezzo del cammin di nostra vita.
Tutto quel che non è musical, o che ci orbita intorno, finirà di là. Dateci un'occhiata, se volete. Ecco il link:
http://nelmezzodelcammindinostravita.blogspot.com/
Vi aspetto, naturalmente.

11 luglio 2008

Caro vecchio "Ciak"

Ebbene, è successo; e prima o poi doveva succedere. Come già saprete, tra un mesetto ho un impegnativo trasloco in vista. Cambiamo casa, il nostro nido è diventato troppo piccolo, così abbiamo trovato un appartamento al piano terra, con tre camere, ampio soggiorno, grande terrazza dalla quale si accede direttamente al nostro giardino privato (enorme ulivo già compreso) in cui c'è perfino un bell'orticello. Fin qui niente di grave; ma Paola già da due settimane ha inscatolato tutti i libri, i cd e adesso anche piatti, pentole, bicchieri e compagnia bella. Viviamo tra gli scatoloni... ma in garage e cantina sonnecchiava già da un paio di anni la mia storica collezione di Ciak. Avete presente quel bel mensile di cinema? Ecco, avevo cominciato ad acquistarlo nel lontano 1989, e da allora, fino al marzo 2007, non ho più smesso. Non che andassi spesso al cinema, anzi; ma mi piaceva essere informato sulle anteprime, le nuove uscite, e tutte le curiosità sulla preparazione, montaggio e promozione di un film. Con Piera Detassis, la direttrice, andavo d'accordo: anche per lei, come per me, il più bel film di tutti i tempi è Viale del Tramonto, e una volta una mia letterina sull'argomento è stata pubblicata sulla rivista, in occasione dei soliti sondaggi sui film più importanti del secolo. Insomma, per farla breve: nella casa nuova non c'era posto per la collezione. Del resto la conservavo più che altro per affetto... prima dell'avvento di internet, infatti, andavo spesso a consultare i numeri vecchi, quando dovevo preparare qualche tesina per l'università, o le presentazioni per i concerti della banda cittadina. Da molti anni non succedeva più. Ho smesso di acquistarla perché non avevo neanche più tempo per leggerla; una veloce sfogliatina, poi veniva archiviata in attesa di tempi migliori. Che figuriamoci... col lavoro, Beatrice e tutto il resto...
Ieri sera mi sono fatto coraggio, e ho portato i cartolari sul marciapiede. Stamani era il turno della raccolta della carta. Il camion è passato all'alba, ma io non l'ho neppure sentito. Ieri sera ho persino telefonato a mia madre, annunciandole l'evento (sapeva della mia insana passione collezionistica per le riviste...); mi ha consigliato di fare una foto all'intera raccolta, prima che la portassero via. Così ho fatto. Peccato; le biblioteche del circondario non la volevano, non hanno posto, tengono solo le ultime due annate, e così via.
Ciao, Ciak. Un pezzetto della mia vita se n'è andato. Oibò, perché mi affeziono così tanto agli oggetti?

02 luglio 2008

Chiacchiere estive

In attesa della prossima stagione, che in quanto a titoli non promette nulla di buono (chi avrà il coraggio di vedere Hairspray - Ballando con le stelle o l'ennesima riproposta dello statico Notre Dame de Paris o il Montecristo di non si sa più chi?), consoliamoci con quanto ci propone il fitto calendario musical-estivo della cara vecchia Europa.
Sicuramente molti di voi (o almeno, alcuni di voi) approfitterà delle vacanze per qualche interessante e godibile trasferta in terra straniera per vedere i vari Elisabeth, Tanz, Aida, Tutanchamun e compagnia bella, per cui... siete liberi di raccontarcela. Il blog è aperto per ferie, almeno per tutto luglio. Poi vado in ferie io, e dopo comincio appena un faticoso trasloco...

27 giugno 2008

Gold von den Sternen

Gold von den Sternen è sicuramente uno dei brani da musical che più amo. Per la sua melodia, certamente, ma soprattutto per il testo: a volte di notte cade l'oro dalle stelle... se vuoi trovarlo, devi uscire dal tuo giardino incantato e affrontare i pericoli del mondo... vivere significa crescere, amare significa imparare... se vuoi l'oro delle stelle, dovrai camminare da solo. Più o meno il senso è questo, ogni volta che l'ascolto mi vengono i brividi e mi commuovo perché penso alla mia piccola Beatrice, che ha sentito in grembo questo brano un'infinità di volte, l'ha sentito anche in sala travaglio e quando lo sente adesso si ferma e ascolta rapita. Ecco perché ho fatto questo montaggio con le più belle foto del nostro primo anno con Beatrice usando come musica proprio Gold von den Sternen, nella stupenda interpretazione di Carin Filipcic da Musical Forever 2007.

19 giugno 2008

Davide Calabrese & Friends: chiacchiere a quattro voci

E' passato qualche tempo, è vero, chiedo perdono; ma siccome è stato un bel spettacolo, e in più ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con i quattro interpreti, vi riporto l'intervista con Davide Calabrese, Alberta Izzo, Marco Rea e Raul D'Eramo dopo il recital "Variazioni su Lloyd Webber".

Davide, cominciamo da te. Leggo che hai un passato da mimo, psicologo, da mangiafuoco... com'è stata questa parabola che ti ha portato poi a fare il perfomer?
Mah... il mimo e il mangiafuoco li facevo mentre frequentavo la Bernstein School a Bologna, città molto costosa, e quindi per non gravare sulla famiglia alla domenica andavo in piazza e facevo il mimo e il mangiafuoco per i festival di strada!
E tu, Alberta?
No, io non facevo la mangiafuoco! (ride) Io artisticamente nasco come ballerina, ho fatto tantissime audizioni in tv, ma niente da fare. Ho poi partecipato all'audizione per Bulli e Pupe,
facendo una figura che non ti dico perché in realtà non sapevo cosa si portasse ad una audizione per musical! Ma ho passato la selezione per la danza, sono entrata nella produzione, poi in Hello Dolly e poi mi hanno fatto fare Sandy in Grease!
Hai debuttato a Trieste, quindi...
Sì sì! Alla Sala Tripcovich!
Bene... Io non c'ero! (rido io) Ma andiamo avanti. Raul, tu come sei arrivato in questa allegra combriccola?
Sono capitato nel gruppo perché io e Davide abbiamo frequentato, anche se in periodi diversi, la BSMT, dove si siamo incrociati: io mi diplomavo, lui entrava. Però era destino che lavorassimo assieme, abbiamo fondato con altri amici gli Oblivion, di Bologna, con i quali abbiamo fatto molti spettacoli interessanti per quello che era il panorama locale: Café Chantant, un omaggio al Quartetto Cetra, uno spettacolo con i Gemelli Ruggeri e quindi è nata, oltre che una collaborazione, una forte amicizia. Poi ho iniziato a studiare canto lirico e un po' mi sono staccato, però l'amicizia è rimasta e anche la volontà di fare qualcosa insieme, come in questo recital dove abbiamo cercato dei pezzi di Webber che potevano essere interpretati anche da un cantante lirico.
Con gli Oblivion c'è anche qualcosa sul web, giusto? Di cosa si tratta?
Davide: Con Oblivion tutti i nostri filmati degli spettacoli vecchi sono stati messi su youtube, e in più abbiamo fatto una "Oblivion Tv", cioè una serie di clip che girano solo sul web, doce abbiamo coinvolto anche altri artisti di musical provenienti da Rent o da Joseph o dall'ultimo JCS...
Però ora tocca a Marco: tu come sei finito qui?
B
è, prima di conoscere il musical, il mio obiettivo era il cinema; ho infatti debuttato a Roma come attore, e volevo intraprendere quella strada. Però ancora non riuscivo ad entrare nel meccanismo cinematografico e televisivo, forse perché non bussavo alle porte giuste. Allora c'è stato un momento un po' buio, di riflessione, dove mi sono chiesto cosa ci fosse oltre alla professione dell'attore: c'è il canto, c'è la danza... allora, magari in una età un po' tarda, mi sono permesso di farmi avanti nel musical, studiando in una scuola. Incontravo ballerini fortissimi, e io mi sentivo di legno; potevo forse avere qualche agevolazione sulla recitazione, ma nella danza ero un po' sacrificato. Mi salvò il tip tap!
Indossai la prima volta un paio di scarpe con le claquette, e camminavo, e dicevo: ma che c'ho sotto i piedi? Che è 'sto rumore che faccio? Nell'altra sala c'era un vecchietto, che mi guardava e mi diceva: vieni qua! Questo maestro, che adesso non c'è più, e vorrei tanto ricordarlo, si chiamava Tony Ventura, il più grande coreografo che abbiamo avuto in Italia per il tip tap. E lui mi ha dato delle nozioni non tanto sulla tecnica, ma sulla bellezza e lo stile del tip tap che può essere dato sia con i piedi, che con il viso, le mani... e così è nata questa avventura. Debuttai in Tutti Insieme Appassionatamente, dove conobbi Raul, Davide e Alberta, che mi hanno proposto questa cosa. E il risultato penso sia stato abbastanza gradevole.
E allora veniamo allo spettacolo di stasera, su Lloyd Webber. Per voi, quanto è difficile cantare i suoi brani?
Davide: di più! Andrew LLoyd Webber è veramente difficile per un performer, per una serie di ragioni: principalmente perché scrive per uno strumento, non per un cantante. Quindi fa dei salti tremendi, sia di ottava che di altre cose. Poi la tessitura è molto alta, sia per donna che per uomo; per esempio, di Evita abbiamo preso gli spartiti originali, e si vede che lavora in una posizione molto difficile per una donna... E poi Webber si riconosce sempre perché nei duetti d'amore ha un quarto d'ora di strumentale prima di ripartire sulla nota più alta che puoi avere in repertorio! In tutti, dal Fantasma dell'Opera, a Sunset Boulevard, ma anche in Tell Me on a Sunday: si ferma un po' e poi TAHHHH!!! Riparte su note altissime, tremende.
Rispetto a Sondheim, invece, più volte citato - ma solo a parole - all'inizio dello spettacolo?
Davide: Lancio la palla a Raul, che ha già fatto Into the woods e Company a Trieste.
Raul: Sondheim, nel panorama del musical, è certamente più rapportabile ai compositori classici; benché scriva molto difficile dal punto di vista ritmico e armonico, scrive bene per i cantanti, a differenza di Webber, che ha in mente una sua linea melodica e dove vanno a parar le note, vanno; sarà compito del cantante di uscire da questo impasse. Sondheim ha ben presente quello che serve per un cantante, anche se a volte è difficile intonare i suoi brani perché la melodia magari è molto precisa, ma l'accompagnamento fa tutta un'altra cosa! Poi, è anche questione di gusti; Sondheim è più cerebrale, più intellettuale... e può piacere o meno.
Nel programma vi siete fermati nel 1996… Mancano le ultime due opere di Webber, The Beautiful Game e The Woman in White; e in questi casi, anche se è un’impresa titanica condensare il suo lavoro in un’ora e venti, salta sempre all’occhio quello che manca.
Davide: Sì è vero. E il grande assente è anche Starlight Express! In realtà manca anche Memory (l’avrebbe cantata Daniela Pobega nel concerto della settimana successiva, nota mia), e Alberta è stata ben contenta! In effetti gli ultimi due musical non li abbiamo affrontati per riuscire a coniugare quello che volevamo fare con l’essere il più possibile “popular”; perciò abbiamo studiato un repertorio fruibile, abbiamo inserito anche Whistle down the Wind dopo Cats, così passa indolore…
Ma per voi perfomer, com’è lavorare in Italia? Sulla lista di Amici del Musical se ne leggono tante, e il musical è in crisi, e non c’è qualità… voi come la vivete?
Davide: Noi siamo contenti, abbiamo avuto delle ottime esperienze. Però leggo e so anche di situazioni molto tristi. Il musical è un po’ bistrattato, su questo siamo d’accordo. L’unica cosa che auspicherei è l’arrivare alla cultura inglese del musical; ma per far arrivare al pubblico l’emozione vera ci vuole l’orchestra dal vivo, e questa è ancora una grossa pecca. Quando supereremo completamente l’ostacolo delle basi sarà un salto in avanti molto grosso.
Avendo anche un rappresentante dell’opera… Dietro le quinte si vive l’antagonismo opera-cultura “alta” contro il musical-cultura popolare?
Raul: Personalmente no. Visto che io arrivo dal musical, in qualche maniera, ho anche la cognizione di quelle che sono le difficoltà di cantare in un musical. E’ vero che nell’opera non c’è microfono, ci vuole un’altra tecnica che ci metti anni a costruire, però quando sento persone che cantano l’opera bistrattare il musical come forma di teatro musicale secondaria, ci vado coi piedi di piombo e puntualizzo: è un’altra cosa, un altro stile. Ma come utente teatrale di musical, devo dire che passa più emozione con il musical, perché l’opera è diventata molto statica, dedichi molto di più alla coloritura vocale che alla presenza scenica, e allora se volessi sentire un cantante d’opera cantare bene, me ne sto a casa a sentire un cd… Invece il musical mi ha sempre dato emozione. Rimane in ogni caso un ambiente dove i cachet sono molto più alti, dove forse c’è anche meritocrazia, perché se non riesco a cantare certe note, non lavoro…
E dei reality-casting che imperversano sulle reti televisive americane, inglesi e tedesche cosa pensate? Shawna Farrell li ha bollati di superficialità.
Davide: Io mi permetto per la prima volta in vita mia di dissentire da “mamma” Shawna. Perché io e Alberta, per esempio, abbiamo fatto Grease con Flavio Montrucchio, Tutti Insieme Appassionatamante con Michelle Hunzicker e Luca Ward… queste persone, magari possono essere scelte con superficialità, però, se con questi primi nomi riesci a costruire un cast di altre tredici persone, tredici performer che così possono essere visti e lavorare grazie a questo richiamo televisivo… bè, in Italia il binomio teatro-televisione ci vuole…
Marco: Io, stando a Roma, mi sono reso conto che la cultura è diversissima. A Roma abbiamo avuto Garinei e Giovannini, che hanno creato la commedia musicale all’italiana, perciò i romani non sono ancora così preparati ad un Fantasma dell’Opera o musical di questo genere. Però esiste Cinecittà, che è un grande punto di riferimento per i ragazzi di oggi che vogliono lavorare nello spettacolo, che non è tanto quello che diceva Raul sulla fatica del cantare, lo studio e tutto il resto, ma è fare subito quel passo in avanti per arrivare davanti una macchina da presa. Il guaio è che, purtroppo, non sono solo i ragazzi a presentarsi, ma i genitori che li spronano. Già da lì parti con il piede sbagliato per costruire una cultura giusta non solo per lo spettacolo in genere, ma anche per il musical. E venendo a Trieste mi sono reso conto che qui il pubblico ama davvero questo genere, assieme all’operetta; a Roma pensi invece di più al personaggio famoso che sta sul palco.
Davide, da triestino: è vera questa cosa? Recitare a Trieste piuttosto che Roma, Napoli, Milano o altre città, che differenza fa?
Davide: Gli attori sanno dove ci sono le mete difficili. Napoli è la meta difficile per qualsiasi attore di prosa, per esempio; Trieste, per quanto riguarda il musical, è conosciuta come una meta difficile, c’è un pubblico esigente e attento, preparatissimo nel teatro musicale, e quindi difficilissimo da conquistare. Perciò è un’emozione doppia.
Concludiamo con la solita domanda: prossimi impegni?
Davide: Io sto chiudendo alcuni laboratori qui in regione con le scuole elementari e medie tra Gorizia, Pordenone e Trieste. Poi continuo la mia collaborazione con Alfredo Lacosegliaz con una serie di concerti sul futurismo.
Alberta: Momento di pausa e di provini.
Raul: Io sto portando in giro con la soprano Roberta Riccetti e l’attrice Elisa Gabrielli di Terni un concerto che si intitola Non sei tu che sei l’anima mia, con duetti d’opera dal Ballo in maschera, Traviata e Tosca intervallati da monologhi recitati. E poi metterò di più il naso nel mondo del musical.
Marco: Molti provini in atto per le prossime stagioni, ma adesso sono entrato nella soap Un posto al sole come guest, un personaggio cattivello ma che spero duri!
Ragazzi grazie… non so come – e quando – riuscirò a condensare la nostra chiacchierata… ma ce la farò!

16 giugno 2008

Al plagio! Al plagio!

Ma ditemi voi: curiosando nell'utilissimo archivio online de "La Repubblica" alla ricerca di vecchi articoli sul mio caro Sunset Boulevard, trovo una dichiarazione di Loretta Goggi che parla proprio di un suo ipotetico ruolo da protagonista nell'altrettanto ipotetica versione italiana del capolavoro webberiano.
Incuriosito (guarda un po', penso, anche qualche giornalista de "La Repubblica" ha i miei stessi gusti), apro l'articolo e controllo: ma la MIA intervista che feci alla grande Loretta quando vidi Hello Dolly a Udine!
Certo, la tal Annamaria Ferretti ha contestualizzato il tutto alla tappa barese... ma quelle risposte la Goggi le aveva date a me!
Cliccando qui potete leggere l'articolo sulla Repubblica; andando su Amici del Musical (sezione Stars > Archivio > Loretta Goggi) l'articolo originale.
Che faccio? Chiedo il risarcimento?

09 giugno 2008

Un anno con Beatrice

Lasciamo da parte i musical, per un giorno, perché oggi è un giorno speciale: compie un anno il mio piccolo grande capolavoro... Beatrice!
E' inutile dirvi quanto mi abbia cambiato - in meglio - la vita: colichette che non passavano mai, notti in bianco, febbriciattole, pappe e pappine da preparare, urla disperate... ^__^ Ma volete mettere l'incomparabile gioia, gioia autentica, di quella che ti senti dentro, nel vederla crescere giorno dopo giorno, sorridere, inciampare nei primi passi, bisbigliare le prime parole e sentirla dire, mentre ti guarda e ti fa una carezza al viso, "papà"? (anzi: pa-paaaa...)
Buon compleanno, piccola mia; e mai nome fu più azzecato, credimi. Beatrice, portatrice di gioia e serenità. Non solo per mamma e papà, ma per tutti quelli che ti stanno attorno, ogni giorno.

01 giugno 2008

Curti, Ian, Calenda: "Cats al Rossetti, che magica serata"

Trieste, 28 maggio 2008 - Siamo solo all'intervallo, ma Stefano Curti è al settimo cielo e appare già visibilmente più rilassato rispetto ad un'ora prima, quando all'ingresso del teatro l'abbiamo intervistato per Radioattività prima che andasse ad accogliere il neo presidente della Regione FVG, Renzo Tondo, alla sua prima uscita culturale ufficiale.
Il direttore organizzativo dello Stabile regionale finalmente sorride e scambia quattro chiacchiere anche con noi di Amici del Musical.
Stefano, mi sembra che tutto proceda per il meglio, no? Ma ci racconti come avete fatto a portare Cats in Italia?
E' stato un lavoro di due anni, iniziato con un primo contatto con la produzione inglese, perché avevo visto che c'era questa edizione in tour nel Regno Unito che girava in teatri abbastanza simili al nostro e con dei prezzi dei biglietti paragonabili a quelli italiani, e perciò mi sono chiesto come mai non potessimo portare lo show in Italia. All'inizio c'erano molte difficoltà, la società di Webber non voleva concedere i diritti per portare Cats nel nostro paese, poi abbiamo contattato
un'agenza di Modena, la Just in Time, che ha portato avanti il discorso ed è riuscita a mettere insieme questo tour italiano; ma avendo preso noi per primi i contatti, siamo stati scelti per il debutto nazionale.
Anche perché, curiosamente, gli Arcimboldi avevano annunciato in cartellone lo spettacolo ben prima di voi...
In realtà Milano l'ha annunciato senza avere ancora un'autorizzazione a farlo, noi abbiamo aspettato il via libera della produzione inglese che riteneva fondamentale annunciarlo una volta che fosse stato firmato almeno un primo contratto. Non siamo riusciti a fare una promozione natalizia perché abbiamo avuto qualche intoppo, ma abbiamo aspettato i tempi giusti anche se devo dire che ero molto preoccupato: chiaramente per il nostro teatro era un grosso investimento, ma la risposta del pubblico è stata assolutamente sorprendente, abbiamo esaurito di fatto tutti i biglietti il primo giorno di prevendita!
Qui andiamo in crescendo con gli spettacoli: quattro anni fa Elisabeth e i protagonisti dei Vereignite
n Buhnen Wien, adesso Cats; e per il futuro?
Abbiamo progetti molto importanti, ma... per scaramanzia non li dico! Sono comunque del livello di Cats, se non addirittura superiore.
Qualcosa del genere di?...
Da un lato stiamo lavorando con l'Austria e la Germania, dall'altro con l'Inghilterra; ho avuto proprio di recente un incontro con la società di Cameron Mackintosch, che detiene i diritti di molti spettacoli, ma è chiaro che non possiamo pensare di essere i soli a portare in Italia spettacoli come questo: deve nascere un gruppo di teatri che lavori assieme, e qualcosa si sta muovendo. Credo che il risultato che Cats ha avuto a Trieste metta Trieste nelle grandi città europee dove si fa musical, e spero già quest'autunno di annunciare qualcosa per la primavera 2009!
E noi ci contiamo, naturalmente. Buon proseguimento di serata.
Grazie, anche agli Amici del Musical!

Nel foyer del teatro, compiaciuto della folla che assalta anche i banchetti dove si vendono cd, dvd, tshirt
ed eleganti programmi di sala di Cats, raggiungo David Ian, "the most powerful man of the english theatre" - come l'ha definito il mensile The Stage - che con tanta cortesia e classe risponde alle mie domande.
Cosa pensa di questa serata? Come sta andando?
E' una serata davvero esaltante! Cats è per la prima volta a Trieste, ed è una serata a dir poco meravigliosa!
Recentemente abbiamo letto che questa sarà l'ultima tournee di Cats: è vero?
No, no! Cats continuerà per sempre! E' finito a Londra, ma continuerà a girare tutto il mondo... Dopo Trieste, come sa, andremo a Milano, Firenze, Forlì, Caserta... e spero poi di tornare in Inghilterra, e magari di nuovo in Italia, e restarci più a lungo!
Ma per un performer, secondo lei, cosa significa recitare in Cats?
E' semplicemente un'opportunità per stare nel più sensazionale dance-musical del mondo.
E per lei, produrlo?
Bè, è lo show più visto al mondo, è uno dei migliori lavori di Andrew Lloyd Webber, e sono molto orgoglioso di produrlo!
E riguardo il suo prossimo progetto?
Stiamo trasformando Flashdance da un film ad un musical teatrale, che debutterà in luglio.
A questo punto, avremo l'occasione di vederlo anche qui?
Se sarà un successo, ne parlerò sicuramente con Stefano!

Sicuramente lo sarà, ma siamo ancora sotto la volta stellata del Rossetti, dove a fine serata, dopo che in un tripudio di fumi ed effetti speciali Grizabella è salita all'Heavyside Layer lasciando senza fiato il pubblico, raggiungiamo Antonio Calenda, il presidente dello Stabile regionale.
Dottor Calenda, che le sembra questa prima?
E' stata una serata storica, eccezionale: per la grande consuetidine che il pubblico della nostra città ha nei confronti del musical, che ha visto corrisposto anche questa volta in una grande messinscena. E' raro trovare un ensamble di questo livello, con la regia di un eccezionale uomo di teatro come Trevor Nunn, che ricordiamo ha diretto la Royal Shakespeare Company, con un'orchetra strepitosa, con una fonica e delle luci strepitose; che dire, abbiamo onorato la storia del nostro teatro nel migliore dei modi.
E una nuova sfida per il teatro, no?
Certo: andiamo sempre di più a portare la qualità in una città che intuisce e capisce cosa è bello. E noi dobbiamo corrispondere a queste aspettative ed essere all'altezza, con tanto lavoro e spirito di servizio.
Complimenti, allora, e buon lavoro.
Grazie!

Le luci si spengono, la folla si dirada. Mentre al Café Rossetti la festa notturna sta appena per iniziare, torniamo verso casa con la consapevolezza di aver assistito ad un vero evento. E la certezza che sarà solo il primo di una lunga serie.

29 maggio 2008

Magical CATS!!!

Cronaca di una magica serata primaverile, di un "tepida notte" col sapore delle grandi prime internazionali, col tappeto rosso fuori dal teatro, con i proiettori rotanti che illuminano le facciate del Rossetti con luminosi occhi di gatto, con telecamere, autorità e il sottoscritto e l'Amica del Musical Sara che in diretta radiofonica su Radioattività raccontano tutto questo prima che l'incanto inizi. Era la prima volta che parlavo in radio: e per più di venti minuti, mi è sembrata la cosa più naturale del mondo. Abbiamo chiacchierato di CATS, naturalmente, delle aspettative per la serata, della gente che man mano affollava il viale e ordinatamente entrava in teatro, e intervistato al volo Stefano Curti - per chi ancora non lo sa, il direttore organizzativo del Teatro e la "mente" dietro il tour italiano di CATS, emozionato e soddisfatto, e Davide Calabrese e Alberta Izzo, belli, eleganti e sornioni (sarà l'atmosfera felina?).

Prima buona notizia: CATS non finirà in Italia, anzi; è appena alla sua seconda vita, e davanti, prima di aspirare all'Heavyside Layer, ne ha almeno altre sette. Parola di David Ian, il mega-produttore galattico che ieri sera, di fronte al pubblico che letteralmente gremiva platea, gallerie e loggione del Politeama Rossetti, gongolava felice. Durante l'intervallo l'ho conosciuto e intervistato (abbiate pazienza, miei lettori, posterò tutto!), e ho persino fatto da traduttore alla sua compagna che voleva sapere cosa era uscito sulla stampa locale. Per un pelo ci siamo persi la comparsata di Lord Lloyd Webber in persona, trattenuto a Londra da impegni improrogabili; magari la prossima volta? (che ci sarà, ne sono sicuro).

Seconda buona notizia: CATS non delude mai, anzi come una buona bottiglia di vino rosso, migliora con gli anni. L'intramontabile alchimia fiabesca che da 27 anni incanta le platee di tutto il mondo si è ripetuta anche ieri, dal primo momento in cui si entra a teatro, e si resta affascinati da questa enorme luna piena, appena appena velata, che illumina la discarica più famosa del teatro musicale, fino all'emozionante finale quando dal cielo scende la scalinata e Grizabella ascende alla sua nuova vita. Cattiveria gratuita: ma per la tappa campana, servirà montare la colossale scenografia o basterà mettere le sedie per il pubblico nelle strade? ^__^

Terza buona notizia: CATS è solo l'inizio. Onore al merito al Rossetti, che è riuscito a portare in Italia il musical più famoso del mondo, e che dopo Elisabeth e la collaborazione con i Vereigniten Buhnen Wien promette grandi cose per il futuro. Stefano Curti (ho intervistato anche lui!) non anticipa niente per scaramanzia, ma gli occhi brillano; e noi attendiamo fiduciosi. Anche perché si prospettano produzioni internazionali da Londra e dall'Austria...

Il resto è un'incantevole, magica serata di puro teatro musicale. La volta stellata della sala del Rossetti fa da degna cornice alla scenografia; le luci si abbassano, l'overture inizia, e i gatti cominciano ad apparire in mezzo al pubblico (e quante vole lo faranno nel corso dello show, per giocare, farsi ammirare e fare le fusa ?!?), si impossessano del palco e lo spettacolo si accende. Io e mia mamma siamo capitati in un posto ottimo, a metà platea, laterale; così ho goduto della visione d'insieme del palco, delle tante luci che abbracciavano la sala arrampicandosi sulle gallerie, del cielo stellato, e dei performer che venivano tra la gente! Signori miei, che trucchi e che costumi!

Non ci sono nomi noti del cast, almeno per il sottoscritto, ma il livello è talmente astrale, le voci talmente belle e piene, le movenze così precise e feline, che difficilmente una star potrebbe risaltare più degli altri; CATS è uno spettacolo corale, ogni gatto ha il suo momento di gloria per poi tornare nel gruppo. Tanti i momenti che scatenano i gioiosi battimani del pubblico: l'entrata e la canzone di Rum Tum Tugger, il Jellicle Ball, il siparietto di Gus the theatre cat, Skimbleshanks, Mr. Mistoffelees; ma quanto Grizabella intona Memory, con una inaspettata vociona soul, il teatro trattiene il respiro, si ferma e al termine le pareti tremano dall'entusiasmo!

L'orchestra è semplicemente favolosa: alcune orchestrazioni sono state riviste, con un sound decisamente più... metal, se mi passate il termine. Per la prima volta nella storia del marketing, inoltre, il logo di CATS è cambiato in onore del debutto italiano a Trieste: nel foyer del teatro sono in vendita le magliette con le lettere "TS" - la sigla della città - in giallo. Era già destino? (e io che non l'ho comprata, sgrunt! Mia mamma mi ha fermato...)

Alla fine, il delirio. Applausi a pioggia, torrenziali, ma i gatti, ligi al contratto, più delle previste chiamate finali non hanno concesso, lasciando gli spettatori con l'amaro in bocca. Alla fine, solo le immortali note di Memory riempivano la sala, mentre gli spettatori divertiti guardavano il direttore d'orchestra sui due schermi appesi in fondo la platea.

Chi può, non si lasci sfuggire l'incontro con il cast venerdì alle 18.30, in Sala Bartoli. Ahimé, io non ci sarò. E naturalmente, non lasciatevi sfuggire questa grande, grande, grande occasione nel resto della tournè italiana. Che poi non è detto che in una delle prossime vite di CATS, ritorni da queste parti...

28 maggio 2008

Tra poche ore...

... si alza il sipario su Cats! E forse riuscirò a strappare un'intervista a David Ian, il produttore, e una anche a Stefano Curti, la mente e il braccio dietro a tutta questa trasferta italiana! Mò domani vi racconto tutto!!!

24 maggio 2008

Tra pochi giorni...

...sarà il tanto atteso momento di Cats! Mercoledì si sta avvicinando, chissà che effetto farà vedere la discarica più famosa del mondo teatrale, illuminata dalla pallida luna e dalle mille stelle della volta del Rossetti?
Ho letto che questo tour italiano sarà in assoluto l'ultimo prima che la produzione inglese CHIUDA DEFINITIVAMENTE I BATTENTI; e quindi possiamo dirci davvero fortunati e onorati.
Altra buona notizia: i ragazzi della BSMT saranno di nuovo a Trieste in giugno con Parade, che presentano in questi giorni a Bologna. Trasferte e Beatrice permettendo, conto di esserci anche in questa occasione.
Ho ancora un debito con Davide Calabrese e con tutti i miei lettori: la lunga intervista dopo il recital su Lloyd Webber giace ancora su nastro magnetico in attesa di essere trascritta e mandata alle stampe. Non me ne sono certo dimenticato!

20 maggio 2008

Operetta 2008, uno sguardo sul primo Novecento

Prossimo al quarantennale, dal 27 giugno al 20 luglio prossimo si terrà a Trieste il Festival Internazionale dell’Operetta – Trieste Operetta 2008, che la Fondazione Teatro Lirico “Giuseppe Verdi” anche quest’anno organizza per un vasto pubblico di appassionati.

Tre capolavori del primo Novecento nel cartellone: Cin-Ci-Là di Carlo Lombardo e Virgilio Ranzato, Scugnizza di Carlo Lombardo e Mario Costa e Il paese del sorriso di Franz Lehár.

E’ in quegli anni che nasce l’operetta all’italiana, condizionata dal forte peso della tradizione del melodramma che ne ha caratterizzato e limitato lo sviluppo. In Austria invece, nel primo Novecento lo scenario culturale è decisamente diverso: quegli stessi anni rappresentano infatti l’ultima grande stagione dell’operetta grazie alla creatività musicale di Franz Lehár che, con la sua grande vena artistica, trascina l’operetta viennese nella sua sfolgorante stagione “d’argento”.

Il 27 giugno il Festival si apre dunque con Cin-ci-là: giocata su una trama esotica, che ha al centro il matrimonio della principessa Myosotis di Macao con il principe Ciclamino di Corea, entrambi inesperti di questioni d’amore e riluttanti a lasciare i giochi dell’infanzia, la vicenda deve risolversi con il suono di un carillon che annunci l’avvenuto bacio nuziale il quale dovrebbe segnare anche la fine della sospensione delle attività lavorative e ludiche prevista in occasione delle loro nozze, secondo l’usanza di quel paese. La situazione in stallo, viene risolta da Cin-ci-là, un’attrice parigina giunta a Macao per girare un film insieme a Petit-Gris, il suo buffo e sfortunato spasimante.

Nel nuovo allestimento creato dai laboratori della Fondazione lirica triestina, Cin-ci-la è affidata all’estro registico di Maurizio Nichetti che, dopo l'esperienza del Paese dei Campanelli olandese affrontata lo scorso anno, si immergerà come dice egli stesso “in una storia ambientata in una Cina dell'altro ieri, molto lontana dalla rivoluzione culturale di ieri e dalle problematiche olimpiche di oggi. Una Cina da operetta, appunto”. Una nuova avventura in cui la favola dell'amore più forte del pessimismo è sempre attuale. Nichetti sarà coadiuvato per le scene e costumi da Maria Pia Angelini; coreografie di Sandhya Nagaraja, luci di Claudio Schmid, direzione di Elisabetta Maschio.

Secondo titolo in cartellone: Scugnizza. Dal 1922 garantisce il successo raccogliendo i favori del pubblico grazie alla sua vena popolareggiante, schiettamente italiana e alla magia della sua vena melodica che si ricrea ad ogni ripresa sui palcoscenici. Una fiaba mediterranea in cui si balla occhieggiando anche ai ritmi nuovi come lo Shimmy, ma con tanto romanticismo e lirismo.

Eroina della vicenda è Salomé, simbolo della vitalità napoletana, esuberante giovane e spensierata “scugnizza” che divide con Totò, il suo innamorato, la giovinezza spensierata e il privilegio di una felicità istintiva goduta in libertà nella cornice di una Napoli da cartolina illustrata. Il cast è formato da artisti e attori di grande sensibilità e bravura: Marie Stephane Bernard (Salomé) e Gianluca Terranova (Totò) nei ruoli protagonisti, Elio Veller sarà impegnato nel ruolo buffo di Toby Gutter, il ricco americano. Messa in scena di Davide Livermore, scenografie di Sergio D’Osmo che ha ideato anche i costumi, coreografie di Laurent Fanon e luci di Claudio Schmid. Sul podio Julian Kovatchev.

Terzo titolo in programma, un nuovissimo allestimento de Il Paese del Sorriso di Franz Lehár, operetta intrisa di pathos e di una lirica nobiltà di intenti e di concezione. Chi non ricorda infatti l’aria “Tu che m’hai preso il cuor?”. Si tratta di un’aria che ha contribuito di per sé a conservare nel tempo la fama dell’operetta ben oltre il limite della sua effettiva vitalità teatrale. Lehár lo faceva spesso: usava puntare su un brano d’insieme che potesse caratterizzare in maniera inconfondibile ciascuna sua operetta seducendo e ammaliando così il pubblico.

Simbolo di un’amore incompiuto, quindi insolito per il genere musicale dell’ operetta, accanto a momenti ameni e scherzosi che caratterizzano i diversi personaggi, Il Paese del sorriso tratta l’amore del principe cinese Sou Ciong per la viennese Lisa, osteggiato dalle usanze della corte orientale da un lato e dall’altro, dalla nostalgia delle stessa Lisa per la sua Vienna amata e lontana.

Direzione musicale di Alfred Eschwe, scene di Paolo Fantin, costumi di Silvia Aymonino, coreografie di Sandhya Nagaraja, luci di Claudio Schmid, messa in scena di Damiano Michieletto. Il cast annovera oltre al fuoriclasse Elio Pandolfi, nei ruoli protagonisti Silvia Dalla Benetta (Lisa), Park Sung Kiu (Sou-Chong) e Andrea Binetti (Conte Gustavo); nel cast anche Manuela Bisceglie, Sara Alzetta, Leonora Surian e Janko Petrovec.

Informazioni, prenotazioni e vendita: numero verde 800 090373 (dall’estero +39 040 9869883)

www.teatroverdi-trieste.com

12 maggio 2008

Le Stelle del Musical, che successo!

Che bella serata! Vi confesso che mi sono divertito ed emozionato nel presentare Le Stelle del Musical, sabato scorso a Gorizia: ho trovato una parrocchia fresca, vivace, piena di iniziative e una sala teatrale davvero bella!
Nonostante la diretta concorrenza con Se tutto fosse un musical, uno spettacolo professionale che andava in scena al Verdi di Gorizia (chiudeva la rassegna Un castello di musical e risate organizzata da Terzo Teatro), abbiamo avuto il tutto esaurito e un entusiasmo che non vedevo da tempo.
Sarà stato il coro di oltre 40 bimbi tenuti in riga da Rita De Luca, o l'estemporanea band di nove-musicisti-nove (no, dico, neanche La Rancia o il Sistina...), o la voce di Federica Bressan... fattostà che abbiamo avuto un successo clamoroso!
Che dire, dopo l'intervento di Don Ruggero Di Piazza, parroco di San Rocco e mio ex insegnante di religione (vent'anni fa...) che ha aperto con l'incipit "divino" di Aggiungi un posto a tavola, e l'apertura del sipario con questo coro che intonava il motivo principale in omaggio a Garinei e Giovannini... tutto è filato liscio, nonostante le perplessità della vigilia! Quindi è toccato a Tutti quanti voglion fare jazz dagli Aristogatti, e poi è arrivata la parte più intima e soft, con il recital di Federica: Over the rainbow, Don't cry for me Argentina, I don't know how to love him, Niente da Chorus line, Gold von den Sternen da Mozart!
Assieme al coro, Federica ha poi cantato Con un poco di zucchero da Mary Poppins, la toccante I colori del vento da Pocahontas, l'entusiasmante Do Re Mi da Tutti insieme appassionatamente (ahò, montata benissimo come un vero musical!) per finire in bellezza con il bis Beautiful that way, quello de La vita è bella di Benigni.
Alla fine, complimenti e applausi scroscianti per tutti, persino al sottoscritto!
Ecco alcuni video!!! In ordine: Do Re Mi, I colori del vento, Niente, Gold von den Sternen e Con un poco di zucchero!






04 maggio 2008

Torna Sunset Boulevard

Eccola, è lei: Pia Douwes come Norma Desmond nell'annunciato tour olandese di Sunset Boulevard.
Dividerà il ruolo più grande di tutti con Simone Kleisma, altra musical-star dei Paesi Bassi.
Antonie Kamerling sarà Joe Gillis, mentre Maike Boerdam interpreterà Betty Schaefer.
Debutto il 20 settembre 2008 al Theater het Park ad Horn, per poi toccare Amsterdam, Eindhoven, Maastricht, Rotterdam e tante altre città fino al 19 luglio 2009 con il ritorno ad Amsterdam.
Oibò, che ci scappi una trasferta tra i tulipani? Magari!
Intanto godetevi la Kleisma che canta
As if we never said goodbye... e sognamo un po'.

30 aprile 2008

Risplendono ancora le Stelle del Musical!

Le più belle canzoni dai musical Disney, accanto ai grandi classici di Garinei & Giovannini ma anche del teatro musicale moderno, da Lloyd Webber a Kunze & Levay, e del musical cinematografico, tutte in una sera: accadrà a Gorizia sabato 10 maggio alle 20.30, alla Sala del Centro Culturale Incontro di San Rocco con il concerto Le Stelle del Musical.
L’incantevole voce della giovane Federica Bressan si alternerà e duetterà con il coro SANROCCOCANTA, composto da oltre quaranta bambini e diretto da Rita De Luca, accompagnati da una band dal vivo di ben otto elementi.
Presenterò io!
In programma alcune delle più conosciute canzoni tratte dai grandi cartoni animati e film musicali della Disney (“Tutti quanti voglion fare jazz” da Gli Aristogatti, “I colori del vento” da Pocahontas, “Con un poco di zucchero” da Mary Poppins); dai più famosi musical cinematografici come Il mago di Oz (“Over the rainbow”), Yentl con Barbra Streisand (“Papa, can you hear me?”), Tutti insieme appassionatamente (“Le cose che piacciono a me” e “Do Re Mi”); dagli ormai grandi classici del teatro musicale moderno come Evita (“Don’t cry for me Argentina”), Cats (l’immortale “Memory”), A chorus line (“Niente”); da un evergreen del Sistina di Roma come Aggiungi un posto a tavola; e dalla struggente “Gold von den sternen” dal musical austriaco Mozart!.
L’ingresso al concerto è libero. Naturalmente siete tutti invitati!

25 aprile 2008

Variazioni su Lloyd Webber, la recensione

Trieste, 14 aprile 2008 - Non è facile cantare brani di Andrew Lloyd Webber. “E’ perché quando scrive un pezzo, lo fa avendo in mente uno strumento, non la voce”, mi racconta Davide Calabrese, dopo il recital “Variazioni su Lloyd Webber” alla Sala Bartoli. “E quindi, ti trovi a dover affrontare un’estensione vocale pazzesca!”
In effetti, se bisogna fare un appunto critico alle performance del giovane cantante triestino e della sua compagna Alberta Izzo, che lo ha affiancato in questo intenso concerto, è proprio qualche incrinatura e difficoltà nel reggere i lunghi acuti che Lloyd Webber si diverte a piazzare nei finali. Per il resto, un’oculata scelta della scaletta e un paio di gustose trovate sceniche fanno di queste “Variazioni” un piccolo Bignami webberiano ad uso e consumo sia del grande pubblico – che ha affollato la sala – che dei palati più esigenti.
Il concerto, dopo l’overture dal Joseph suonata magistralmente da Corrado Gulin al pianoforte, si apre con Calabrese alle prese con un esame: deve parlare di Webber, che giudica troppo commerciale, cercando quindi di virare su Sondheim… Ma l’esaminatore immaginario incalza: mi parli di Webber e non si discute! E allora ecco spuntare la voce di Rita Pavone con “Try it and see”, clamoroso flop portato da un giovanissimo Webber in coppia con Tim Rice all’Eurofestival di fine anni Sessanta. Peccato che quella canzone, opportunamente rimaneggiata, sia diventata la clamorosa “King Herod’s song” inserita in Jesus Christ Superstar, che Calabrese interpreta e fa sua in maniera impeccabile.
Segue l’altro grande classico “I don’t know how to love him”, con l’entrata in scena di Alberta Izzo (confesso che non mi riesco a togliere dalla testa la sua Sandy; l’effetto è straniante…). I due insieme si lanciano poi in Evita: “Oh what a circus”, poi la scatenata “Buenos Aires” (complimenti a Gulin, mica è una tranquilla ballata da recital, questa!) e la dissonante “Goodnight and thank you”, dove Calabrese e Izzo dimostrano grande affiatamento e precisione.
La parte dedicata a Song & Dance si apre con un gustosissimo numero di tip tap eseguito dal ballerino Marco Rea, primo ospite della serata, che nei panni di un compassato cameriere si lascia andare sulle note delle prime “Variations”; Alberta canta giudiziosamente “Tell me on a Sunday”, mentre Davide interpreta al maschile “Unexpected song”, regalandole una sonorità nuova e più intima. Segue il momento lirico: entra in scena il secondo ospite, il tenore Raul D’Eramo, che canta da solista la delicata “Pie Jesu” dall’anomalo Requiem; e l’effetto è sorprendente.
Corrado Gulin, dopo questo momento così composto, irrompe con l’Overture dal Fantasma dell’Opera, compiendo miracoli pianistici; Alberta canta “Think of me”, e in coppia con Davide il grande classico strappalacrime e strappapplausi “All I ask of you”.
Ed ecco un divertente e inaspettato fuori programma: il duetto dei gatti di Rossini, “miagolato” con simpatia da Alberta e Raul; un simpatico preludio a Cats, attesissimo al Rossetti a fine maggio, e alla parte del recital dedicato a questo indimenticabile musical. Davide recita sulle note di “The naming of Cats” la traduzione italiana dell’omonima poesia di Thomas Eliot; Alberta si improvvisa felina furfante con “Macavity”, Davide racconta cantando le vicende di “Old Gumbie Cat” (con un altro intervento tip-tapposo di Marco Rea) mentre con Raul si cimenta nel toccante duetto dedicato a “Old Deuteronomy”.
Finale in crescendo: ancora Raul con “Love changes everything” da Aspects of Love, Davide con “The greatest star of all” da Sunset Boulevard e Alberta con “Whistle down the wind” dal musical omonimo – canzone e circostanza scelta non a caso: sembra di vedere lo stesso Webber al pianoforte e Lottie Mayor nel finale della “Celebration” alla Royal Albert Hall.
Applausi e ovazioni a non finire per tutti e cinque i protagonisti; e non possono mancare i bis. Prima il duettone “Too much in love to care”, ancora da Sunset Boulevard, con Davide e Alberta che diventano Joe Gillis e Betty Schaefer, e poi tutti insieme per una versione corale di “Love changes everything”.
Uno spettacolo gradevolissimo, di buon gusto, che spero trovi spazio anche in altre città italiane.

P.S.: non mi sono dimenticato dell'intervista... pazientate gente, pazientate!