11 luglio 2008

Caro vecchio "Ciak"

Ebbene, è successo; e prima o poi doveva succedere. Come già saprete, tra un mesetto ho un impegnativo trasloco in vista. Cambiamo casa, il nostro nido è diventato troppo piccolo, così abbiamo trovato un appartamento al piano terra, con tre camere, ampio soggiorno, grande terrazza dalla quale si accede direttamente al nostro giardino privato (enorme ulivo già compreso) in cui c'è perfino un bell'orticello. Fin qui niente di grave; ma Paola già da due settimane ha inscatolato tutti i libri, i cd e adesso anche piatti, pentole, bicchieri e compagnia bella. Viviamo tra gli scatoloni... ma in garage e cantina sonnecchiava già da un paio di anni la mia storica collezione di Ciak. Avete presente quel bel mensile di cinema? Ecco, avevo cominciato ad acquistarlo nel lontano 1989, e da allora, fino al marzo 2007, non ho più smesso. Non che andassi spesso al cinema, anzi; ma mi piaceva essere informato sulle anteprime, le nuove uscite, e tutte le curiosità sulla preparazione, montaggio e promozione di un film. Con Piera Detassis, la direttrice, andavo d'accordo: anche per lei, come per me, il più bel film di tutti i tempi è Viale del Tramonto, e una volta una mia letterina sull'argomento è stata pubblicata sulla rivista, in occasione dei soliti sondaggi sui film più importanti del secolo. Insomma, per farla breve: nella casa nuova non c'era posto per la collezione. Del resto la conservavo più che altro per affetto... prima dell'avvento di internet, infatti, andavo spesso a consultare i numeri vecchi, quando dovevo preparare qualche tesina per l'università, o le presentazioni per i concerti della banda cittadina. Da molti anni non succedeva più. Ho smesso di acquistarla perché non avevo neanche più tempo per leggerla; una veloce sfogliatina, poi veniva archiviata in attesa di tempi migliori. Che figuriamoci... col lavoro, Beatrice e tutto il resto...
Ieri sera mi sono fatto coraggio, e ho portato i cartolari sul marciapiede. Stamani era il turno della raccolta della carta. Il camion è passato all'alba, ma io non l'ho neppure sentito. Ieri sera ho persino telefonato a mia madre, annunciandole l'evento (sapeva della mia insana passione collezionistica per le riviste...); mi ha consigliato di fare una foto all'intera raccolta, prima che la portassero via. Così ho fatto. Peccato; le biblioteche del circondario non la volevano, non hanno posto, tengono solo le ultime due annate, e così via.
Ciao, Ciak. Un pezzetto della mia vita se n'è andato. Oibò, perché mi affeziono così tanto agli oggetti?

8 commenti:

Anonimo ha detto...

Nooooo... I Ciak no!!
Sono una fedelissima abbonata da qualche anno, e anch'io conservo tutte le annate diligentemente in ordine. Quando a febbraio mi sono trasferita li ho lasciati a casa dei miei, i quali di tanto in tanto inacciano di buttarli nel bidone della carta...
Il mio problema però è lo stesso tuo. Dove le caccio sei annate di Ciak nel nuovo (mini)nido??

Francesco Moretti ha detto...

Per fortuna dalla strage cartecea ho salvato tutti i libri speciali usciti in questi anni. Quelli no, eh... In effetti prima o poi il problema spazio si pone... a meno che uno non viva in una reggia!

Anonimo ha detto...

Ti capisco, anche io ne avevo un'intera raccolta, di Ciak.. non ricordo più da che anno, ma quando due anni fa son venuta qui, posto proprio non ce n'era.. non ho nemmeno la cantina! E così via, taglio netto..E ora, anche se ogni mese compro Ciak, poi lo devo buttare..

Francesco Moretti ha detto...

Cri, che dici: faccio lo stesso anche con "Musical"? Non sarebbe poi una gran perdita...

Anonimo ha detto...

Ecco.. io Musical l'ho tenuto anche dopo il trasloco.. visti i pochi numeri! Ma qualche mese fa, sopraffatta dal caos ho buttato via praticamente tutto! Salvando però gli articoli di interesse. eheheh, non ce la posso fare!

Francesco Moretti ha detto...

In effetti tenere solo gli articoli interessanti sarebbe una buona idea...

Anonimo ha detto...

Non so ma a casa mia vigeva il motto "i libri entrano e non escono" e quindi era anche problematico prestarli. Ora che ho una mia famiglia mi trovo a seguire questa regola non so se per abitudine o per convinzione. Ho capito, Franz, non ne potevi fare a meno (ma non potevi annunciarlo prima su questo blog ? Qualcuno forse avrebbe potuto aiutarti) ma è un gesto che mi sa tanto di crudeltà, intesa come eliminazione fisica di ciò che hai tanto amato...ecco, forse adesso il tuo interessse cinematografico è diminuito e allora si spiega la logica selezione...(insomma ti capisco ma mi struggo per il gesto...)
Non ci crederai ma anch'io ho i miei 10 e passa anni di CIAK tutti belli collezionati mese per mese. Sono in una casetta di campagna, un po' abbondonati devo dire, ma so che sono lì a disposizione e questo mi consola. E poi i miei interpreti cinematografici preferiti sono nati artisticamente tutti megli anni '80 (o inizio '90) e mi piace sapere di averli lì, a 2 km da casa.
Insomma vedo che qui di similitudini fra noi tutti ce ne sono...
E' che siamo troppo buoni!!!
Josef

Francesco Moretti ha detto...

Anche a casa mia vige il motto "i libri entrano e non escono"... ma per le riviste, e per un pazzoide collezionista come me, che non butterebbe via manco le carte di caramella (ok, esagero, non è così, ma quand'ero piccolo mi ricordo di aver iniziato una collezione del genere... °__°) il discorso è diverso.
Per quanto riguarda CIAK, era da due anni che cercavo di "piazzare" la mia storica collezione, ho messo annunci ovunque, anche su ebay, ho contattato le biblioteche locali, ma anche quelle specializzate, o perlomeno quelle con una sezione cinema, creavano solo che problemi (e non si può, e teniamo solo le ultime annate, e con c'è spazio, ecc. ecc.).
E' vero, avrei potuto mettere prima un post qui, ma pensavo non interessasse... E' stato un gesto crudele, è vero. E' come aver estirpato una parte di me, nonostante l'interesse per il cinema sia giocoforza stato messo da parte (anch'io ho una giornata di 24 ore, e francamente a tutto non si può star dietro).