01 giugno 2008

Curti, Ian, Calenda: "Cats al Rossetti, che magica serata"

Trieste, 28 maggio 2008 - Siamo solo all'intervallo, ma Stefano Curti è al settimo cielo e appare già visibilmente più rilassato rispetto ad un'ora prima, quando all'ingresso del teatro l'abbiamo intervistato per Radioattività prima che andasse ad accogliere il neo presidente della Regione FVG, Renzo Tondo, alla sua prima uscita culturale ufficiale.
Il direttore organizzativo dello Stabile regionale finalmente sorride e scambia quattro chiacchiere anche con noi di Amici del Musical.
Stefano, mi sembra che tutto proceda per il meglio, no? Ma ci racconti come avete fatto a portare Cats in Italia?
E' stato un lavoro di due anni, iniziato con un primo contatto con la produzione inglese, perché avevo visto che c'era questa edizione in tour nel Regno Unito che girava in teatri abbastanza simili al nostro e con dei prezzi dei biglietti paragonabili a quelli italiani, e perciò mi sono chiesto come mai non potessimo portare lo show in Italia. All'inizio c'erano molte difficoltà, la società di Webber non voleva concedere i diritti per portare Cats nel nostro paese, poi abbiamo contattato
un'agenza di Modena, la Just in Time, che ha portato avanti il discorso ed è riuscita a mettere insieme questo tour italiano; ma avendo preso noi per primi i contatti, siamo stati scelti per il debutto nazionale.
Anche perché, curiosamente, gli Arcimboldi avevano annunciato in cartellone lo spettacolo ben prima di voi...
In realtà Milano l'ha annunciato senza avere ancora un'autorizzazione a farlo, noi abbiamo aspettato il via libera della produzione inglese che riteneva fondamentale annunciarlo una volta che fosse stato firmato almeno un primo contratto. Non siamo riusciti a fare una promozione natalizia perché abbiamo avuto qualche intoppo, ma abbiamo aspettato i tempi giusti anche se devo dire che ero molto preoccupato: chiaramente per il nostro teatro era un grosso investimento, ma la risposta del pubblico è stata assolutamente sorprendente, abbiamo esaurito di fatto tutti i biglietti il primo giorno di prevendita!
Qui andiamo in crescendo con gli spettacoli: quattro anni fa Elisabeth e i protagonisti dei Vereignite
n Buhnen Wien, adesso Cats; e per il futuro?
Abbiamo progetti molto importanti, ma... per scaramanzia non li dico! Sono comunque del livello di Cats, se non addirittura superiore.
Qualcosa del genere di?...
Da un lato stiamo lavorando con l'Austria e la Germania, dall'altro con l'Inghilterra; ho avuto proprio di recente un incontro con la società di Cameron Mackintosch, che detiene i diritti di molti spettacoli, ma è chiaro che non possiamo pensare di essere i soli a portare in Italia spettacoli come questo: deve nascere un gruppo di teatri che lavori assieme, e qualcosa si sta muovendo. Credo che il risultato che Cats ha avuto a Trieste metta Trieste nelle grandi città europee dove si fa musical, e spero già quest'autunno di annunciare qualcosa per la primavera 2009!
E noi ci contiamo, naturalmente. Buon proseguimento di serata.
Grazie, anche agli Amici del Musical!

Nel foyer del teatro, compiaciuto della folla che assalta anche i banchetti dove si vendono cd, dvd, tshirt
ed eleganti programmi di sala di Cats, raggiungo David Ian, "the most powerful man of the english theatre" - come l'ha definito il mensile The Stage - che con tanta cortesia e classe risponde alle mie domande.
Cosa pensa di questa serata? Come sta andando?
E' una serata davvero esaltante! Cats è per la prima volta a Trieste, ed è una serata a dir poco meravigliosa!
Recentemente abbiamo letto che questa sarà l'ultima tournee di Cats: è vero?
No, no! Cats continuerà per sempre! E' finito a Londra, ma continuerà a girare tutto il mondo... Dopo Trieste, come sa, andremo a Milano, Firenze, Forlì, Caserta... e spero poi di tornare in Inghilterra, e magari di nuovo in Italia, e restarci più a lungo!
Ma per un performer, secondo lei, cosa significa recitare in Cats?
E' semplicemente un'opportunità per stare nel più sensazionale dance-musical del mondo.
E per lei, produrlo?
Bè, è lo show più visto al mondo, è uno dei migliori lavori di Andrew Lloyd Webber, e sono molto orgoglioso di produrlo!
E riguardo il suo prossimo progetto?
Stiamo trasformando Flashdance da un film ad un musical teatrale, che debutterà in luglio.
A questo punto, avremo l'occasione di vederlo anche qui?
Se sarà un successo, ne parlerò sicuramente con Stefano!

Sicuramente lo sarà, ma siamo ancora sotto la volta stellata del Rossetti, dove a fine serata, dopo che in un tripudio di fumi ed effetti speciali Grizabella è salita all'Heavyside Layer lasciando senza fiato il pubblico, raggiungiamo Antonio Calenda, il presidente dello Stabile regionale.
Dottor Calenda, che le sembra questa prima?
E' stata una serata storica, eccezionale: per la grande consuetidine che il pubblico della nostra città ha nei confronti del musical, che ha visto corrisposto anche questa volta in una grande messinscena. E' raro trovare un ensamble di questo livello, con la regia di un eccezionale uomo di teatro come Trevor Nunn, che ricordiamo ha diretto la Royal Shakespeare Company, con un'orchetra strepitosa, con una fonica e delle luci strepitose; che dire, abbiamo onorato la storia del nostro teatro nel migliore dei modi.
E una nuova sfida per il teatro, no?
Certo: andiamo sempre di più a portare la qualità in una città che intuisce e capisce cosa è bello. E noi dobbiamo corrispondere a queste aspettative ed essere all'altezza, con tanto lavoro e spirito di servizio.
Complimenti, allora, e buon lavoro.
Grazie!

Le luci si spengono, la folla si dirada. Mentre al Café Rossetti la festa notturna sta appena per iniziare, torniamo verso casa con la consapevolezza di aver assistito ad un vero evento. E la certezza che sarà solo il primo di una lunga serie.

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