06 settembre 2009

Anche quest'anno, il Rossetti è superstar

Non ci sono i titoli che speravo (ma che forse forse arriveranno la stagione prossima), ma in ogni caso è davvero un cartellone coi fiocchi quello che il Politeama Rossetti ha preparato per il 2009/10. Due esclusive italiane e altri titoli eccezionali che catapultano Trieste a pieno diritto nelle capitali del musical europeo.
Si comincia con Chicago, il 9 dicembre (ok, prima c'è Thriller Live, il 3 novembre, lo show dedicato a Michael Jackson, ma al sottoscritto non interessa): il grande classico del West End londinese, celebre per il rigore delle coreografie, l'essenzialità della scenografia, l'eccezionale disegno luci, e quell'atmosfera swinging che aleggia in tutti i brani, arriva a Trieste nella produzione inglese originale, con Gary Wilmot star indiscussa.
Si continua il 14 gennaio 2010 con il proiettiano Pippi Calzelunghe (coreografie di Fabrizio Angelini), altro titolo che non mi attira granché, e il 27 gennaio con l'inedito allestimento italiano di We Will Rock You.
L'evergreen Aggiungi un posto a tavola giungerà per la prima volta a Trieste (strano, no?) il 17 febbraio, e stavolta sarà curioso vedere Gianluca Guidi nella parte che a suo tempo fu di suo padre; seguirà l'altro atteso allestimento italiano di questa stagione (oltre, naturalmente, a La bella e la Bestia che rimane stabile a Milano, ed al Cats della Rancia che invece toccherà Udine in anteprima nazionale già in ottobre): Avenue Q, con i pupazzi ridisegnati da Arturo Brachetti e tanta ironia e sarcasmo adattati alla vita del nostro Paese, l'11 marzo.
Davvero eccezionale l'accoppiata finale: l'unica tappa italiana del tour mondiale di West Side Story, il capolavoro di Bernstein e Sondheim, che sbarcherà al Rossetti il 15 aprile; e l'arrivo della produzione originale inglese del revival di Evita, il grande classico di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice, l'8 giugno.
Tra tanta abbondanza, anche una piacevole riconferma: l'Oblivion Show, ampliato e riveduto e con l'inedita regia di Gioele Dix. In Sala Bartoli dal 9 marzo.
Insomma, c'è di che gioire. Resta da capire quanti di questi titoli riuscirò a vedere, a causa del mio lavoro da globe-trotter...