09 giugno 2010

Bilanci di stagione

Che non vada più tanto spesso a teatro, non è un mistero. Ma intanto Beatrice cresce, e magari potrò cominciare a portare lei, però tirando le fila di questa stagione devo dire di essere stato fortunato, tutto sommato.
A parte Evita, che avrei voluto tanto vedere (ha debuttato ieri sera al Rossetti, ci starà fino a domenica 13 prima di una breve tourneè a Firenze e Forlì), quest'anno ho potuto sfruttare anche le mie trasferte per vedermi un paio di bei spettacoli.
La stagione è cominciata a Udine, coi nuovi miagolii italiani di Cats; la versione della Compagnia della Rancia, per certi versi rivoluzionaria, si è rivelata il maggior successo della stagione, ma più di qualcuno (compreso io), ha storto il naso di fronte ai costumi e alle coreografie. Promossi l'adattamento in italiano e i performer, ma alcune scelte di regia rimangono discutibili.
A Trieste il primo fuoco d'artificio: l'allestimento originale di Chicago, in esclusiva italiana. Musical d'altissimo livello, performer superlativi, orchestra scoppiettante, una serata a ritmo di jazz e swing che non si dimentica.
Parentesi artigianal-familiare a Staranzano, sotto Natale, con il "mio" concerto Le Stelle del Musical, replicato con grande successo il giorno dell'Epifania a Monfalcone. Tanta fatica e tanto impegno, ma tanta soddisfazione.
Arriva aprile, e di nuovo il Rossetti dispensa emozioni a piene mani col tour internazionale di West Side Story, capolavoro senza tempo che riempe il teatro triestino con le musiche di Bernstein e le coreografie virili e mozzafiato di Jerome Robbins. Lacrime e brividi, ad uno show si chiede anche questo, no?
A Milano, qualche giorno dopo, un altro spettacolo coi fiocchi: la versione italiana de La Bella e la Bestia. Seppur pompato da un'efficace operazione di marketing, anche se in realtà l'allestimento italiano è ridimensionato rispetto a quello che si vuol far credere, rimane un grande esempio di professionalità, divertimento e intelligenza.
Finale di stagione, per il sottoscritto, nel tempio della commedia musicale italiana, il Sistina di Roma, con le ultime date di Pinocchio. Spettacolo piacevole, con qualche caduta di gusto (il balletto sottomarino...), ma con tante belle canzoni, belle scenografie e interpreti ormai rodatissimi.
Ora si chiude per ferie. Vedremo cosa ci riserva la prossima stagione. Il titolo di punta sarà il Mamma Mia! italiano, a Milano; ma sicuramente anche il fronte triestino riserverà sorprese...

4 commenti:

Martina ha detto...

E io Evita la vedo, bene bene... ;-PP
Mentre ero in ferie mio babbo ha provveduto ai biglietti per venerdì 18 (almeno, eravamo rimasti d'accordo così. :-))
Ti farò sapere com'era... :-D

Anonimo ha detto...

Io a maggio ho visto Mamma Mia in inglese a Firenze... MOLTO VALIDO

dubito che vedrò al versione italiana (che peraltro doveva essere fatta PRIMA del film... vabbè siamo in italia)

Poi potremmo parlare del fatto che da noi girano solo i soliti 3-4 musical...

Arriveranno mai produzioni come Les Mis o Miss Saigon ??

Bah..
Aran Banjo

Ps
bel Blog Complimenti !!!

Anonimo ha detto...

Dimenticavo...

Non hai parlato di AVENUE Q in Italiano !!!!!

Adattamento buono... musica strepitosa... attori bravissimi !!!

Se è ancora in giro vai a vederlo !!!

Aran Banjo

Francesco Moretti ha detto...

Caro Aran Banjo, intanto grazie dei complimenti, fanno sempre piacere.
Non ho parlato di Avenue Q semplicemente perché non l'ho visto, così come We Will Rock You, l'altro titolo di punta della stagione passata, e il rinnovato Aggiungi un posto a tavola, tutti titoli passati per la vicina piazza triestina.
Ma come avrai capito, famiglia aumentata e lavoro impegnativo mi impediscono di frequentare il teatro musicale come vorrei.
Passa ancora a trovarci, comunque!