05 gennaio 2011
Tutte le emozioni di Musical StarTS!
Non ci sono aggettivi a sufficienza per descrivere l'incredibile serata che abbiamo vissuto il 3 gennaio al Politeama Rossetti di Trieste, con Musical StarTS: e non si poteva cominciare nel migliore dei modi il 2011, in compagnia di questi 15 performer triestini e friulani che con energia, passione e tanto, tanto talento hanno offerto alla città una prova entusiasmante del loro lavoro.
Capifila dello spettacolo, e grandi mattatori della serata con i loro intermezzi che "cucivano" e introducevano i vari numeri dello show, Davide Calabrese e Riccardo Berdini; i loro duetti verbali, un po' in dialetto, un po' in italiano, sono stati dei piccoli capolavori di autoironia tutta triestina. Non da meno gli altri comprimari, che in rigoroso ordine alfabetico è giusto citare tutti: Beatrice Berdini, Giorgio Borghes, Paola Camber, Andrea Centi, Elisa Colummi, Cristina d'Amore, Daniel Favento, Eleonora Lana, Daniela Pobega, Tania Polla, Stefania Seculin, Gianluca Sticotti e Fabio Vagnarelli, quest'ultimo - originario di Gubbio - a sostituire Mattia Lanteri (che con affetto salutiamo).
Guidati dalla mano sapiente di Fabrizio Angelini, che in meno di 24 ore ha rimesso in piedi uno spettacolo già andato in scena quattro mesi fa e con gran parte dei protagonisti impegnati a Roma, Milano e in ogni dove in altre produzioni, i Musical StarTS hanno dato il meglio di sé, e lo spettacolo ha funzionato alla grande.
Shawna Farrell - la direttrice della Bernstein School of Musical Theatre di Bologna, presente quasi a sorpresa alla serata e seduta nella fila davanti alla mia, ammirava estasiata i "suoi" ragazzi cresciuti a pane e musical al Rossetti ed accuditi e formati alla BSMT, mentre uno dopo l'altro affrontavano con sicurezza, dispensando emozioni a piene mani, le più belle pagine da grandi e piccoli musical, da titoli arcinoti a pezzi per intenditori.
Sicuramente i brani corali sono quelli in cui il cast ha espresso al massimo la propria potenza e versatilità, dal numero iniziale "The New World" (da Songs for a New World - J. Robert Brown), passando per un medley da Oklahoma!, a "Somebody to Love" da We Will Rock You tutto al femminile, da "Song of Purple Summer" da Spring Awakening, all'emozionante "Seasons of Love" da Rent che ha chiuso il primo atto, con la voce di Daniela Pobega un palmo sopra le altre; e poi i precisi e sorprendenti "piccoli" - già rodati dalla partecipazione all'allestimento di Evita dello scorso giugno - che assieme a Davide Calabrese hanno dato vita ad un quadro da Oliver! che ha aperto la seconda parte, proseguita con un medley da Chess (che ricordo sarà al Rossetti ad aprile!) e il suo brividoso "Anthem", e poi un travolgente "Run Freedom Run" da Urinetown, un commovente "21 Guns" da American Idiot e un potente ed emozionante "One Day More" che ha chiuso in un tripudio di applausi la serata ufficiale.
Fondamentale il contributo della musica dal vivo con una band di quattro elementi, capitanati da Fabio Valdemarin (pianoforte e tastiere) e con Marco Steffé (chitarre), Francesco Cainero (basso) e Marco Vattovani (batteria e percussioni). Ed altrettanto di grande impatto visivo il grande schermo che fungeva da scenografia, a proiettare immagini evocative e i loghi dei vari musical via via oggetto della scaletta.
Tra i pezzi da solista, o in coppia, o in trio, o in quartetto, c'è stato solo che l'imbarazzo della scelta in quanto a bravura e brividi. Ma a questo punto, citiamoli tutti. "The Music of the Night", in versione duetto Vagnarelli-Lana; la simpatica "You're nothing without me" da City of Angels per Borghes-Favento; "La Bella e la Bestia", nella versione italiana, col trio Polla-Sticotti-Colummi, attualmente impegnato proprio nell'allestimento della Stage a Roma; "Castle on a Cloude" con la piccola Matilde Marino e poi "I dreamed a dream" per la Colummi; un'eccezionale Stefania Seculin nell'interpretazione di "Send in the Clowns"; "Mamma Mia!" per la Camber; una sentita interpretazione di "Sunset Boulevard" per Berdini; del medley da Chess ne ho già parlato, ma vi ha spiccato "I know him so well" per Polla-Seculin e "Nobody's Side" per Pobega; un travolgente e impagabile Davide Calabrese con la sua versione italiana di "Betrayed" da The Producers; si è volato altissimo con "Defying Gravity" per Beatrice Berdini ed Eleonora Lana; una toccante "The Letter" da Billy Elliot con un altro enfant prodige, il piccolo Francesco Felician in coppia con Stefania Seculin; e poi lo spassoso medley da Spamalot, altro titolo internazionale che arriverà al Rossetti in primavera, e che ha offerto tre divertenti duetti per Calabrese-Favento ("Always look at the Bright Side of Life), Calabrese-Colummi (la versione italiana di "The Song that Goes Like This"), e Calabrese-Pobega ("Find Your Grail").
Inatteso bis con i bambini in "When Children Rule the World" da Whistle Down the Wind e la travolgente "Don't Stop Believing" da Rock of Ages, che è anche la sigla del serial-musical-cult "Glee".
Insomma, una serata-evento che ha bissato, e migliorato di gran lunga, la già eccezionale prova di settembre, e che tutti si augurano possa ripetersi.
"Non è stato facile, ma quando c'è dell'ottimo terreno fertile su cui lavorare, i risultati si vedono", mi ha detto Fabrizio Angelini, raggiante, dietro le quinte, mentre Davide Calabrese coccolava la Rosa d'Argento assegnata a tutta la compagnia dall'Associazione Commercianti al Dettaglio di Trieste, promotore della serata.
Su youtube e facebook cominciano a circolare i primi video amatoriali dell'eccezionale serata. Cercateli, merita davvero.
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