23 ottobre 2011

Trieste, il musical... starTS da qui!

22 ottobre 2011 - Trieste ha scelto la sua Elisabeth: è Stefania Seculin, che con la sua interpretazione di Io sono mia, la bella versione italiana del classico Ich gehoer nur mir dal musical austriaco, ha letteralmente stregato il pubblico del Politeama Rossetti, accorso numerosissimo a tutte le repliche di Musical StarTS. Lo spettacolo, ideato, coccolato e cresciuto con le forze del teatro triestino, accudito dalla direzione artistica di Riccardo Berdini e Davide Calabrese, ha infatti aperto nel migliore dei modi la stagione musical nel capoluogo giuliano.
In Friuli Venezia Giulia, e a Trieste in particolare, c'è un'intera generazione di giovani talenti che hanno intrapreso la carriera difficile di performer: alcuni sono già affermati anche a livello internazionale (pensiamo a Daniela Pobega, da pochi giorni protagonista ne El Rey Leon a Madrid), tanti a livello nazionale, tutti comunque apprezzatissimi in ogni produzione alla quale hanno partecipato. Metterli tutti insieme sul palco, diretti da Fabrizio Angelini (quest'anno coadiuvato-sostituito da Daniela Gorella e Alberta Izzo), è stata un'idea di Stefano Curti, vulcanico direttore organizzativo dello Stabile.
L'esito è tra i più felici, dicevamo. Oltre due ore di grande professionalità, divertimento, emozione con brani che hanno fatto la storia del genere e altri che mai sono stati rappresentati in Italia - anche se attualmente autentiche hit a Broadway e Londra - ed altri, novità di questa edizione, tratti dai lavori originali che sono stati messi in scena, e che lo saranno, al Rossetti, come Una luce nel buio dello stesso Berdini e Nel bosco delle fate: un sogno di Marco Steffè, musicista nella band dal vivo dello show.
Ma andiamo con ordine, anche se render conto di uno spettacolo che ha in scaletta qualcosa come 33 brani, 14 performer e un esercito di quasi 30 bambini - gli scatenati e precisi Piccoli Musical StarTS - sarà alquanto difficile. Partiamo da Elisabeth, che ha dominato il secondo atto con un lungo e articolato medley di quello che sarà il titolo di punta della primavera 2012: la versione completa del capolavoro di Kunze & Levay che con 13 tir al seguito si annuncia come l'allestimento più colossale mai accolto nel teatro triestino. I Musical StarTS hanno offerto una scelta dei brani più significativi dello spettacolo, tradotti e adattati in italiano da Franco Travaglio (ma in primavera il musical sarà proposto in tedesco con sopratitoli), sui quali ha brillato - ma è una mia personale opinione - l'interpretazione della Seculin che citavo all'inizio. L'esigente ruolo della Morte è stato interpretato dall'"oriundo" della serata Marco Trespioli in alternanza a Gianluca Sticotti, che ha poi duettato con Berdini in S'allungano le ombre (Die Schatten Werden Langer).
A differenza della prima edizione, da segnalare il ritorno in grande stile di Mattia Lanteri (voce davvero notevole e gran presenza scenica), la ricomparsa teatrale di Dennis Fantina (ve lo ricordate, no? Il primo vincitore di Saranno Famosi di Maria de Filippi) che ha regalato una inedita versione soul di Unchained Melody da Ghost e la travolgente interpretazione en travesti di Andrea Binetti (amatissimo interprete d'operetta) nel numero tratto da La Cage Aux Folles, show che con la regia di Massimo Piparo arriverà al Rossetti in stagione: dire che è venuto giù il teatro è poco.
Il programma è aperto da Rocky Horror Show, con la corale Time Warp e tutti gli artisti in scena: un colpo d'occhio davvero di grande effetto (brave Alberta Izzo a dirigere le coreografie e Stefania Seculin a istruire i piccoli coristi!); seguono alcune chicche quali You're nothing without me da City of Angels con due istrionici Giorgio Borghes e Mattia Lanteri, il grande classico The Music of the Night dal Phantom con Andrea Binetti (invero con una pronuncia debole e un'impostazione troppo lirica) e la cristallina Eleonora Lana, uno sbruffonesco Berdini in Sunset Boulevard, un coloratissimo medley da Joseph con Dennis Fantina e i bambini, una torrenziale Somebody to love con Beatrice Berdini, una struggente Cristina d'Amore in Song of purple summer da Spring Awekening.
Il secondo atto è un crescendo: si apre con la corale Tu rubi e ritorni quaggiù (You've got to pick a pocket or two) da Oliver, di nuovo con Lanteri e i bimbi, la già citata Elisabeth (della quale dobbiamo citare anche la sentita interpretazione di Tania Polla e Marco Trespioli in Ballo se mi va - Wenn Ich Tanzen Will), e poi due irresistibili Andrea Binetti ed Elisa Colummi in La canzon che fa così (The Song that Goes Like This  da Spamalot), ancora la Polla con Defying Gravity e poi una chicca assoluta: la versione in italiano, di Davide Calabrese, della spassosissima I believe da The Book of Mormon, una delle grandi sorprese di Broadway di quest'anno, una satira acuta e intelligente del mondo dei mormoni resa splendidamente da Riccardo Berdini.
Il resto è storia, avendola già proposta nelle passate edizioni: 21 Guns (American Idiot), Run Freedom Run (Urinetown), Seasons of Love (Rent), One Day More (Les Miserables) e gran chiusura con Don't Stop Believin' (Rock of Ages).
Oltre alla grande professionalità di tutti i performer (la maggior parte di formazione BSMT), ovviamente gran merito del successo della serata va alla strepitosa band capitanata da Fabio Valdemarin, che in scena dall'inizio alla fine ha accompagnato i brani con grande maestria e senza mai sovrastare le voci, e alla funzionale scenografia: solo due scalinate laterali, una lunga pedana sospesa a collegarle, e un grande schermo come fondale che con indovinate proiezioni digitali contestualizzava ogni brano.
L'appuntamento è ora con Christmas StarTS, uno show tutto dedicato al Natale come nella tradizione dei grandi spettacoli al Radio City Music Hall di New York, a Vienna e nelle grandi capitali di tutto il mondo: in scena il 1° e 2 gennaio 2012 per augurare buone feste in puro stile musical.

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