13 ottobre 2009

Gatti e fantasmi a Coney Island

Con uno di quei miracoli che solo gli Uffici Stampa possono fare (magari con una spintarella...), sono riuscito a far saltar fuori un biglietto per l'anteprima di Cats a Udine, al Teatro Nuovo.
Ci andrò giovedì sera, 15 ottobre, mentre la "prima" regionale sarà il giorno prima. Questo nuovo allestimento tutto italiano mi incuriosisce e mi spaventa allo stesso tempo: che Cats troverò? Dopo aver visto due volte l'allestimento originale, con ancora negli occhi e nelle orecchie la splendida serata al Rossetti di due anni fa, il dubbio rimane.
Dalle poche cose viste finora, i costumi suscitano qualche forte perplessità. E' vero che quelli originali erano smodatamente legati alla loro epoca, gli Anni Ottanta, ma erano ormai vere icone teatrali. Vedere Grizabella con un look così... slavato, mi fa un certo che. In ogni caso, staremo a vedere, e a sentire, soprattutto l'adattamento in italiano, che è la cosa che mi interessa di più.
Ma c'è nell'aria qualcosa di nuovo che riguarda sempre l'universo musicale webberiano, ed è il phantomatico sequel del Fantasma dell'Opera, quel Love Never Dies che è stato presentato in pompa magna al mondo intero lo scorso 8 ottobre. Non ho resistito alla tentazione, e ho già prenotato il CD+DVD che uscirà a fine marzo 2010, così ho potuto anche scaricare in anteprima uno dei brani della nuova partitura, il Coney Island Waltz. A un primo ascolto, sembra molto più The Woman in White che Phantom, ma l'orchestrazione lussureggiante lascia ben sperare per un musical che dovrà dimostrare con tanta fatica di valere qualcosa.
A Broadway e in Australia già ci credono, visto che sono già fissate le relative "prime", oltre al debutto londinese del prossimo marzo.
La cosa curiosa, è che sia il nuovo Phantom che il Cats risciaquato in Arno sono ambientati a Coney Island, entrambi in un luna park. Strano il mondo del teatro musicale, a volte.

2 commenti:

Martina ha detto...

Aspetterò fiduciosa la tua recensione su Cats in italiano. Ancora non so se prendere un biglietto per la tappa fiorentina del nuovo tour o lasciare perdere. Mi incuriosisce molto l'adattamento in italiano, mentre a differenza tua non sono preoccupata per i costumi. Per me il successo di uno spettacolo è decretato dagli artisti, non certo dai loro costumi più o meno ricchi, né dalle scenografie. Resta il fatto che non amo molto Cats. :-S

Per quello che riguarda "Love never dies"... Beh, va a finire che comincio ad essere intrigata da questa storia... ;-))

Anonimo ha detto...

Anch'io ho i biglietti di CATS nel cassetto. Vorrei emozionarmi. Ci andrò con questa intenzione. Se riusciranno a farmi scivolare lo spettacolo sneza intensità emotiva...beh allora...
Josef