Trieste, 3 marzo 2013. In quel teatro abbiamo visto discariche a misura di gatto, isole greche, scacchiere giganti, residenze asburgiche; ma una vera pista da pattinaggio su ghiaccio, ancora no. Eppure è successo: per una settimana il Rossetti di Trieste ha ospitato, in esclusiva nazionale - ma visto lo strepitoso successo e la fattibilità della cosa, chissà che qualche altro grande teatro italiano lo riproponga in futuro - l'affascinante Swan Lake degli Imperial Ice Stars, con la regia e le coreografie di Tony Mercer.
Affascinante è proprio il termine appropriato: la grazia e l'eleganza del balletto classico sposano alla perfezione la tecnica, la fisicità e la leggerezza della danza su ghiaccio, in un mix esclusivo e dall'impatto visivo ed emozionale garantito. Roba da sorridere meravigliati da quando si alza il sipario fino alla scena finale.
Teatro gremito in ogni ordine di posti, pubblico dai 2 ai 99 anni, in autentico visibilio ed entusiasmo; anche le mie figlie, una di due anni e mezzo, l'altra di cinque e mezzo, non hanno staccato gli occhi dal palcoscenico per un attimo.
Gran parte del merito va sicuramente all'immortale partitura di Ciajkovskij, qui rivisitata e riveduta negli arrangiamenti, resi moderni e qui e là addirittura rockeggianti; ma anche l'impianto scenografico, delle semplici quinte dipinte con paesaggi invernali e fiabeschi - ora la silouette di un castello, ora le sponde del lago, ora un bosco innevato - fa degnamente la sua parte, impreziosito dal preciso disegno luci e da effetti nebbia sempre suggestivi. E l'apparizione delle ballerine-cigno, tra nebbie e penombre, con il tema musicale universalmente conosciuto, lascia esterefatti per l'incanto e la meraviglia. Costumi fastosi, ricchissimi.
Ovviamente le evoluzioni sui pattini dei performer danzatori, ex pattinatori che sotto la guida, tra gli altri, di Evgenj Platov - due volte medaglia d'oro per la danza su ghiaccio - danno vita ai personaggi della fiaba, completano ed esaltano lo show con espressività e stupefacente facilità.
Applausi scroscianti ed entusiastici per tutta la compagnia.
2 commenti:
Il balletto non è propriamente la mia passione... Pur ammirando i ballerini per le loro capacità e disciplina, personalmente se non sento cantare non mi diverto. :-P
Comunque quest'esperienza dei cigni sul ghiaccio, che unisce il balletto al pattinaggio artistico sembra decisamente interessante.
Qua purtroppo la vita culturale latita ultimamente... :-((
Anche a me non piace il balletto "puro". Pensa che una volta mi sono addormentato persino al Roberto Bolle & Friends. Ma questo Swan Lake è stato completamente diverso, entusiasmante davvero.
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