L'altro ieri pomeriggio ho passato un'oretta e mezza davvero piacevole con le Variazioni su Lloyd Webber del duo Davide Calabrese & Alberta Izzo, che per l'occasione - oltre all'impareggiabile pianista Corrado Gaulin - hanno ospitato il tenore Raoul D'Eramo e il ballerino Marco Rea.
Un bel spettacolino, condotto con garbo e buon gusto, una scelta oculata dei brani (ma che difficili, santo cielo: cantare Lloyd Webber è impresa ardua!) e un paio di piacevolissime sorprese hanno creato il giusto equilibrio tra il divertimento e il gusto di vedere e sentire una cosa fatta bene.
Non ho detto a caso che il repertorio webberiano è difficile; anzi, è spietato. Purtroppo qualche incertezza - specialmente nelle note più acute e più lunghe - si è sentita, ma a parer mio perdonabile.
Sarò più esaustivo tra qualche giorno, ora sono a Valenza e sto "rubando" un pizzico di tempo per buttar giù questo post.
Dopo il recital ho scambiato quattro chiacchiere con i protagonisti, che saluto calorosamente, e prometto che al più presto riporterò il tutto. Abbiate pazienza, anche voi fedeli lettori!
2 commenti:
Noi aspettiamo fiduciosi.. Intanto ci dai qualche anticipazione sulla scaletta? :-)
La scaletta ha spaziato da King Herod's Song a Pie Jesu, da I don't know how to love him alle Variations, da Unexpected song a The greatest star of all; un vero concentrato webberiano da lasciare storditi. Prometto di farmi vivo al più presto, ma cribbio sono sempre in giro per il Bel Paese!
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