19 febbraio 2007

Un sequel per il Fantasma dell'Opera?

Ci risiamo: nel suo blog online (www.andrewlloydwebber.com) il re Mida del Musical Andrew Lloyd Webber rilancia la palla che aveva già raccolto una decina di anni fa, e annuncia di star seriamente pensando ad un sequel per il suo capolavoro di sempre, The Phantom of the Opera.

Non pago dei vent'anni di sold out che lo show continua a registrare a Londra, a Broadway e ovunque venga rappresentato - compresa la costosissima e rutilante ultima versione di Las Vegas - il buon vecchio Andrew si ostina dunque a voler dare un seguito alla romantica e gotica storia d'amore e mistero, magia e teatro che Gaston Leroux aveva così sapientemente creato per i lettori di feuilleton del 1910.

La base su cui lavorare in realtà c'è già, ed è "Il fantasma di Manhattan" di Frederick Forsyth, che mandò alle stampe nel 2001 questo improbabile e insipido romanzetto - già strutturato in recitativi, romanze e momenti topici - dopo aver lavorato a stretto contatto con Webber per definirne trama e personaggi. Al di là del valore del romanzo, che può piacere o no, Forsyth ha la presunzione comunque, come si legge nella prefazione, di aver ripulito dalle incongruenze il lavoro di Leroux, di aver riabilitato la figura di Erik (che, fuggito dai sotterranei del teatro parigino si ritrova miliardario giostraio a New York), e di dare una conclusione alla storia d'amore più romantica del teatro musicale.

Francamente non ne sentiamo il bisogno. Altri celebri sequel hanno fatto miseramente "flop": da Via col Vento, a Les Miserables 2, anche questo basato sulla versione "snellita" in musical. Speriamo che Lloyd Webber si dedichi seriamente ad un musical come si deve, e magari lasci perdere anche l'ultima moda dei reality per trovare i protagonisti dei suoi show. Il suo estro creativo-faraonico si è fermato a Sunset Blvd; motociclette, palloni e donne in bianco non sono stati molto fortunati...

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