06 settembre 2007

Ciao Luciano

La notizia ce l'ha data stamattina presto Emanuela Falcetti, l'amica radiofonica delle 6.00, mentre stavamo ancora sotto le coperte e Paola stava allattando la nostra piccola grande Beatrice.

Ce lo aspettavamo da un momento all'altro, certo, la malattia lo stava inesorabilmente consumando, ma in ogni caso è stata una brutta notizia, un brutto risveglio per tutto il mondo.

Luciano Pavarotti ormai era una specie di amico; oddio, non lo conoscevamo certo di persona, ma con la sua voce inconfondibile, la sua simpatia, la sua tenera imponenza, ha frequentato casa Moretti - prima con gli LP, poi con le videocassette, poi con i CD, poi con i DVD - praticamente da sempre.

Mi piace ricordarlo nella sua ultima apparizione in Italia, quando a sorpresa ha chiuso la cerimonia di apertura delle Olimpiadi Invernali di Torino 2006 con il suo intramontabile cavallo di battaglia, Nessun dorma dalla Turandot. Già provato, stanco, ma forte del suo inguaribile ottimismo emiliano che lo rendeva così unico.

Ciao Luciano, ci mancherai.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sottoscrivo in pieno il tuo commento. Io l'ho saputo stamattina in edicola, da una signora che aveva appreso la notizia alla radio. Sono andata in ufficio con gli occhi lucidi... e anche ora ho uno strano magone. Era il Maestro, ci aveva abituato comunque al suo esserci. Anche se malato. Lascerà un vuoto enorme.

Anonimo ha detto...

Me lo ricordo in un camerino. La Nicoletta era accanto e una giornalista attaccò con la prima domanda "Come ci si sente ad appartenere ad una specie in via di estinzione ?" e lui, sbracato sulla grande sedia, rispose che no, che c'erano tanti bravi nuovi tenori, ma intanto guardava la Nicoletta e ci infilava sempre un complimento per lei. Ecco, il mio ricordo, a parte quello artistico, era di un uomo innamorato e di una Nicoletta un po' vezzosa, quasi timida che badava bene a non fargli ombra. Mi ricordo insomma una coppia in amore...
Josef