28 settembre 2007

Memory... o Ricordi?


Ce l'ho fatta: intrappolato in un Eurostar, nel giorno del Diluvio Universale tra Venezia e Treviso (io c'ero! io c'ero!), ho portato a compimento l'impresa che mi ero ripromesso tanti anni fa. Ho tradotto e adattato Memory in italiano.
Avevo già pensato alla prima strofa quest'estate, il resto mi è venuto di getto l'altra mattina, tra un tuono e un allagamento di binari. Giudicate voi, e suggerite migliorie. Mi piacerebbe che poi questa versione vada a far parte dell'altro mio sogno, un concerto di arie da musical e operette tutto in italiano da far cantare a mio fratello gemello e mia sorella.
Vabbè, via con la traduzione.

Notte
tutt'intorno silenzio
mi sorride la luna
ma ricordi non ha
tra i miei passi
le foglie si raccolgono già
ed il vento
mòrmora...

Sola
qui nel chiaro di luna
me ne sto coi ricordi
della felicità
che ho vissuto,
lontano, tanti troppi anni fa
ero bella
non lo sai?

Sulla strada illuminata
da lampioni fiochi
un lamento,
un mugolio lontano
sarà mattino, presto...


Giorno
sto pensando alla vita
che mi attende domani
e non chiedo di più
già con l'alba
stanotte un ricordo sarà
ed il giorno
nascerà...

Pezzi di ricordi, ancora
di giorni ormai passati
luci spente
è finito il buio
un giorno è cominciato

Resta
non lasciarmi da sola
coi ricordi più tristi
di una vita non mia

Se rimani
potrai capir la gioia cos'è
guarda, è giorno
stai con me.


Non ridete, please.

20 commenti:

Anonimo ha detto...

Perché dovremmo ridere?? Solo a leggerla è decisamente una bella traduzione, e funziona molto bene anche con la musica (ho provato a cantarla con il sottofondo di Barbara Streisand... ;-P)

Per quello che può contare il parere di una cantante non professionista, ho trovato leggermente difficili solo alcuni versi: "Un fatale avvertimento" (funge al meglio se cantando attacchi due vocali), "un nuovo giorno" (secondo me c'è una sillaba di troppo, ma non saprei come cambiare), e i due versi "Pezzi di ricordi... passati", ma qui dipende da me, che non sono in grado di seguire la melodia... :-S

Comunque sono invidiosa: io ho una serie di pezzi tirati là che non riesco mai a concretizzare in una canzone intera.. Una volta o l'altra li sottoporrò al vostro giudizio... ;-))

Anonimo ha detto...

Tradurre è difficile, cercare di non cadere nell'ovvio è un'Arte e scrivere in treno lo trovo stupendo (a parte il fatto che così facendo si attira la curiosità dei vicini che pensano ma quello lì cosa starà mai scrivendo ? E pagherebbero chissà che per stare lì a sbirciare...).
La tua traduzione è quanto di meglio si possa fare bilanciando traduzione fedele al testo originale e note da riempire (ogni sillaba è una nota).
Mi sembra di aver letto che una volta hai cantato "Memory" alla tua bella; domandale se avrebbe preferito la versione in italiano "tua" o se invece quella in inglese...forse è il test migliore.
Bis spaeter
Josef

Francesco Moretti ha detto...

Grazie dei commenti e dei suggerimenti che avete mandato anche alla mia email direttamente!
Sapevo di poter contare sui miei lettori ^__^
Raf: appena posso riprenderò in mano anche AdM News, don't worry!

Anonimo ha detto...

Cari amici del musical, ho apprezzato la versione di "Memory" e sono anche d'accordo con Martina. Purtroppo in ogni tentativo di traduzione in italiano (lingua secondo me affatto facile per il musical) succede che avvanzi qualche sillaba!Io in genere non ho avuto quel problema, perchè ho tradotto il "Vincent" dall'originale inglese in olandese e in tedesco, ambedue lingue che hanno molti monosillabi e parole tronche, anche se il tedesco mi ha dato quà e là problemi con gli aggettivi che sono declinati (in inglese mai, in olandese solo raramente).Certo, quando abbiamo dovuto addattare "Vincent" per la pubblicazione in Germania (Whalesongs Verlag) Raffaele ha dovuto fare qualche aggiustamento ritmico nela partitura (qualche terzina diventava quartina ecc.)Il problema più grosso è sempre quello dell'accento; talvolta è proprio impossibile tradurre un brano e bisogna riscriverlo. E' successo in Vincent con la canzone dei mangiatori di patate, un quintetto in cui si ripeteva sempre "Potatoes, potatoes..." Non c'era problema col tedesco (Kartoffeln ha lo stesso accento) ma con l'olandese non funzionava: la parola è aardappels con l'accento sulla prima sillaba. dunque si è dovuto riscrivere la musica. Era venuto talmente carina che ho deciso di scrivere la versione tedesca in una forma di Plattdeutsch (Erdaeppel, Erdaeppel...d'altronde sono contadini).Vorrei lanciarvi una sfida: qualcuno sarebbe capace a fare una versione italiana dell'ultima canzone di Vincent, "Too much", la sua autodifesa? temo sia difficile, perchè si deve mantenere il gioco verbale di "too much" e "Too little".Potete sentirlo cantato nel n. sito www.vincentmusical.it. Potremmo farne un vero e proprio concorso con un bel premio! Ecco il testo:

THE SONG OF TOO MUCH

VINCENT:
I loved too much
I worked too much
I wanted too much
I dared too much

I changed too many places
Met too many bad friends
And jobs I tried so many
I lived in too many lands

I ate too little
I earned too little
I slept too little
I cared too little

I always was too timid
Too simple and naïve
But my heart was much too generous
Too much I did believe
Too much I did believe

I needed much too much love
But women made me weep
My nerves were much too frail
Depression was too deep

They hurt me too much
They mocked me too much
They scorned me too much
And I suffered too much

The women betrayed me
And my friends all went away…
But with colours and with lines
I revealed the sorrow of poor people
I revealed the sorrow of the world

You should understand me now
You must understand me now
(Speaking): I hope you will understand me now.

(A long silence)

Buon lavoro! Anna

Anonimo ha detto...

Anna,
complimenti per il testo di VINCENT "Too much"...è davvero bello perchè ogni verso è come una frustata, c'è dietro tanta "vita" dietro ciascuno di questi. Il Musical è Arte perchè abbisogna anche di poeti.
Ho provato a tradurre solo i primi quattro versi (pardon...) e trattandosi la versione inglese di quattro sillabe mi sono venute questi quattro versi in italiano...

"troppo ho amato...
lavorato...
ho bramato...
troppo ho osato..."

Fin qui non è stato poi tanto difficile ma è domenica sera, carissima Anna, ed io, come ai tempi della scuola, la domenica sera sono meno tonico e non ho la concentrazione per andare avanti con la traduzione. D'altra parte, lo capirai, siamo umani e gli umani hanni i loro limiti...
piuttosto, riprendendo un post precedente sui gusti musicali, ci ho ripensato e ho capito che non sono stato molto giusto con te a rimandare una risposta a data incerta. E, seppure non posso al momento essere esaudiente come vorrei, ti voglio almeno dire ciò che ho scritto già o qui o sul blog di Martina e cioè che considero Sondheim una autentica espressione musicale della fine del XX° secolo, un autore che ha spazzato via decenni di un certo modo di "fare il Musical" ma che al mio orecchio risulta ancora impervio. Di lui ho qualcosa ma le cose per me più ...digeribili sono le sue prime : COMPANY, A LITTLE NIGHT MUSIC e poi non saprei...ma quando arriverò a capirlo, sarà un gran giorno perchè mi si spalancheranno le porte di tanti spartiti a cui non oso ancora avvicinarmi e che invece potranno portarmi tanti bei momenti musicali.
Quindi W Sondheim e beato (senza ironia) chi lo capisce!
C'è sempre tempo per imparare, no ?
Sai Anna, il tuo apporto qui tra noi è indispensabile perchè non c'è nessuno che ti somiglia, nel senso che dai un contributo originale. Per fare...l'intero, insomma ci vuole anche la tua "porzione".
Tausend Dank!
Josef

Anonimo ha detto...

Scusa Francesco se mi intrometto, ma l'argomento traduzioni mi piace un sacco (uno non si laurea mica in traduzione per caso... :-))

A leggere quello che scrive Anna mi vengono in mente un po' di considerazioni. Ho sempre trovato anch'io che tradurre/adattare dall'inglese in tedesco e viceversa sia relativamente più semplice che non adattare liriche "sassoni" alle lingue latine. Sull'olandese non saprei dire, ma ascoltando Elisabeth anche in olandese mi sembra che diverse cose suonino molto simili al tedesco.
Secondo me il problema dell'italiano nasce dalle parole troppo lunghe, che costringono gli aspiranti traduttori a tagliare vocali a destra e a manca, con un effetto "anticato" sui testi (io avevo scritto un inizio di "All for Laura" da Woman in white dove Marian era costretta a dire "Resto sveglia - voci dentro me - non mi fan dormire più - mi ricordan scelte fatte già" ecc, ecc).
E poi c'è il problema degli accenti. A giudicare dal numero di parole tronche che sono costretta a cercare quando improvviso testi in italiano, nei testi inglesi e tedeschi gli accenti tendono a cadere sull'ultima sillaba (o forse è anche dovuto al fatto che tante parole sono monosillabiche??), e per mantenere il ritmo dovresti trovare tutte parole tronche in italiano... Impossibile, oserei dire.

E vorrei non tanto lanciare una sfida, ma chiedere un consiglio agli amici traduttori del musical. Come rendereste in italiano un pezzo fatto di versi brevissimi com'è "Milch" in Elisabeth? Ci sto provando da un po', e non riesco nemmeno a tirare fuori i primi versi... :-( "Wann - gibt's endlich Milch - Warum wird uns - nicht aufgemacht"

Francesco Moretti ha detto...

Anna, io ci provo! D'altronde la prossima settimana sarò in trasferta altri tre giorni tra Bologna e Ancona, per cui tempo lo trovo...

Martina: mi hai illuminato! "All for Laura" è una delle canzoni più belle di Webber, e non sapevo proprio come rigirarla! Mò mi impegnerò anche su questo fronte...

E poi non mi preoccuperei più di tanto dell'effetto "antico", in fondo siamo sempre nell'Inghilterra dell'Ottocento...

Anonimo ha detto...

Mi fa piacere illuminare qualcuno... :-))) Vorrà dire che appena pesco il file ti scrivo esattamente dove ero arrivata, così ti passo qualche spunto. ;-)
"This is fun writing with a partner..."

Anonimo ha detto...

Leggendo le versioni (da non chiamare mai traduzioni; in olandese ci sono due bei termini: vertaling=traduzione, hertaling è una nuova elaborazione linguistica)di Franz e Josef vorrei tirare alcune conclusioni.Inanzitutto l'ideale sarebbe lasciare i musical nella loro lingua d'origine. Io sono cresciuta con il cinema e la televisione che ti presenta sempre tutto in lingua originale ma con i sottotitoli. E' un espediente che si è provato talvolta anche a teatro, ho visto a Roma una rappresentazione delle "Bonnes" di Genet in francese con il nastro che scorreva. Personalmente preferirei quella soluzione, ma so che qui in Italia non è molto amata.Allora che fare? Tradurre? talvolta riesce anche bene. Franz ne ha dato un esempio. Riesce in genere con brani piuttosto lenti, romantici che parlano di sentimenti, atmosfere e stati d'animo. Essendo concetti vaghi e astratti esistono più possibili sinonimi e frasi con un arco musicale ampio danno più possibilità a giostrare le parole. Il grosso problema si presenta con musica ritmata e con frasi brevi e inoltre con concetti più concreti. Invece di Milch non puoi inventare altre parole. Mica puoi scrivere "gin" o "rum", come io non potevo mettere "spaghtetti" invece che patate. Già nel piccolo pezzo che Josef ha fatto si presentano varoi problemi: la prima frase ha 4 sillabe, nella versione tua ci sono già 2 di troppo: "Trop(po) ho ama(to). Si dovrebbe cantare po e ho sulla stessa nota e la codina del "to" prevede una nota che non c'era nell'originale. Certo, si può fare ma indubbiamente interferisce negativamente sulla musica."I worked too much "ha l'accento sulla seconda sillaba,dunque si canterebbe la vo' rato, e questo non va.Nella 4 frase c'è di nuovo il trop(po) che deve essere risucchiato. Insomma un bel problema. Ma adeso vi ascio; c'è "Rent" su Sky, lo registro!
Anna

Anonimo ha detto...

Scusa Anna, certamente i miei 4 versi saranno sbagliati, banali o quant'altro ma vorrei solo serenamente precisare che il primo verso "I've loved too much" è formato da 4 sillabe (1° sillaba = I've; 2° loved; 3° too; 4° much) , ok ? E anche il mio primo verso ("troppo ho amato") contiene 4 sillabe (1° sillaba = trop; 2° po ho a; 3° ma; 4° to).
Il fatto è che la 2° sillaba (po- ho- a) che comprende la fine di una parola, il verbo e l'inizio di un'altra, si pronuncia "ooa" con la "o" un po' lunga ma che entra in una sillaba. Prova a pronunciarlo, ci si riesce. E' stato già fatto anche da altri molto illustri.
Chiaro che invece se conti le sillabe staccate sono 6 ma la 2° sillaba se ne mangia 3!
Insomma questa lingua italiana così rotonda sarà ottimale, come giustamente sottolinei, per frasi lente e calme ma non per altre forme musicali di derivazione jazzistica o diversamente accentate.
Comunque questo di tradurre, adattare è un lavoro affascinante, Anna. Non facile, ma bello.
Tschuess
Josef

Anonimo ha detto...

Franz, ti sfrutto e mi faccio schifosamente pubblicità: ho scritto anch'io le mie considerazioni sulle traduzioni sul mio blog.
Se vi va di leggerle... ;-))

beasoriani ha detto...

Ciao, mi chiamo Beatrice e ho visto per caso la tua traduzione di Memory. Anche io sono un'appassionata di traduzioni (e di Musical) e mi diletto anche io in questo passatempo, che spero un giorno possa diventare anche qualcosa in più! (Io e un'amica abbiamo tradotto interamente Tanz der Vampire ed Elisabeth, e stiamo lottando per realizzare il sogno di vederli rappresentati in Italia, naturalmente in modo legale)
Dato che sono anche un'aspirante cantante, se non ti dispiace mi piacerebbe provare a registrare la tua versione di Memory...naturalmente il tutto per hobby e divertimento se mi dai il permesso ti farò sentire i risultati!
Questo è il mio blog se vuoi dare un'occhiata!
http://www.myspace.com/beasoriani
Ciao,
Beatrice

Francesco Moretti ha detto...

Beatrice, che bel nome! ^__^
Comunque, grazie della visita e dei commenti... Ho dato una veloce occhiata al tuo sito (perdonami ma in questi giorni, e almeno per un altro mesetto, vado ahimé di fretta) e che dire, per me, fai pure!
E torna a trovarci, naturalmente...

beasoriani ha detto...

Grazie! Non ti preoccupare passa pure quando hai tempo...
ah, visto che si parla di traduzioni, ne ho messa una fatta da me, di Music of the Night! Se ti va fammi sapere cosa ne pensi...
la trovi qui:
http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=140995028&blogID=316748207

Valy ha detto...

Ciao!
Dove si parla di musical e di traduzione non posso non dire la mia:)
Sono un'amica (e collaboratrice in traduzioni;)) di Beatrice, che ha postato qui sopra..
Innanzitutto, la mia valutazione sulla traduzione di Memory proposta: decisamente positiva direi:)..Ci sono versi molto belli e aderenti all'originale, solo non sempre (come è già stato rilevato) completamente esatti sulla musica..Però nel complesso un buon lavoro, complimenti!
Quindi mi aggancio al topic per presentare una mia traduzione/adattamento in italiano di "ich gehoer'nur mir" dal musical "Elisabeth" ecco il link a cui la potete leggere (e ascoltare,cantata da me-siate clementi,ho iniziato da poco lezioni serie di canto,non sono assolutamente una professionista!) http://blog.myspace.com/index.cfm?fuseaction=blog.view&friendID=69005188&blogID=312293849

Aspetto i vostri commenti!
Valeria

Francesco Moretti ha detto...

Ciao Valeria benvenuta tra noi!
Spero ci seguirai spesso tra post e commenti.
Non temere, appena ho un attimo curioso sui vostri "myspace" e dico la mia!

beasoriani ha detto...

Ciao Francesco, ho visto il tuo commento, grazie per essere passato! Purtroppo adesso il mio computer è guasto (quello dove ho l'occorente per registrare) quindi non posso cantare Memory...spero che me lo sistemino presto!
Occhio ai testi di Vale che sono proprio bellini (poi se a qualcuno interessa possiamo anche postare qualcosa di Tanz):)

Francesco Moretti ha detto...

Cara Beatrice, OVVIO che ci interessa "qualcosa" di Tanz.
Ho sentito la tua versione di "Totale fisternis" e mi è piaciuta molto, anche se devo dire che i rumori di fondo erano intollerabili. Ma è mai possibile che ad un concerto (anche se all'aperto) non si riesca a stare zitti?...
Comunque, mi sa che creerò un post apposito per gli adattamenti in italiano...

Anonimo ha detto...

mi spiace arrivare così tardi ma spero che leggerai lo stesso il mio commento

hai iniziato più o meno come avevo iniziato io, solo che io non ho pazienza e così ho cercato una "degna" traduzione italiana, arrivando qui

i miei complimenti per la fedeltà e la sostanziale aderenza alla musica, è vero che qualche sillaba non torna ma non lo trovo un fenomeno eclatante paragonato ad altre traduzioni di canzoni in inglese...

qualche eccezione alla regola io personalmente la farei: preferisco che al posto di "memory" si canti "ricordi", con un'anacrusi, piuttosto che "piano" che non c'entra niente

io limerei ancora per questioni di gusti personali ma il tuo lavoro è ottimo

Francesco Moretti ha detto...

Caro anonimo, grazie delle belle parole e per essere arrivato qui.
Adesso attendiamo la versione "ufficiale" partorita da Franco Travaglio per il nuovo CATS in italiano...