11 aprile 2007

The Phantom of the Metal...

Questo non l'avevo ancora mai sentito, ma mi piace: "The Phantom of the Opera" in versione hard rock, forse metal - perdonatemi, non capisco la differenza - interpretata con un'energia senza pari da questi sedicenti Nightwish.
Che la title song del musical di Lloyd Webber sia molto rockettara lo si era già capito, e in una partitura di stampo così liricheggiante è una gemma di rara originalità e impervie tessiture vocali, ma in questa interpretazione assume tutta una altra luce.
Vedere - e ascoltare - per credere...

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Ehi Mister Franz, trovi sempre delle ghiotte curiosità. Beh, uno è abituato a pensare PHANTOM in modo direi più ortodosso ma sì se c'è qualcuno che lo preferisce così, se la goda pure. Ognuno ha i suoi gusti. L'importante è essere tolleranti. Insomma il Musical te lo canti e te lo suoni come ti pare. Basta che però non ci tolgano gli spettacoli originali.
Ho notato - scusa- che il mio incitamento a cercare anche nei teatri dell'Europa dell'Est non ha suscitato molto interesse. Con questo non voglio "tradire" i ns amati teatri austro-tedeschi ma solo avrei piacere di sapere che effetto fa per noi fans vedere tanti titoli di musical in spazi teatrali che a quanto sembra sono anche molto moderni e piuttosto di grandi dimensioni.
Allora se cliccate su questi link, c'è già la pagina dei titoli in repertorio (quasi in tutte). Dài che comunque i titoli si capiscono, alcuni rimangono uguali, altri...vedere gli autori e si intuiscono.

Cominciamo con il teatro polacco di Lodz:
http://www.teatr-muzyczny.lodz.pl/repertuar.htm

poi ancora in Polonia con quello di Gliwice:
http://www.teatr.gliwice.pl/teatr.php

Lo storico Karlin Theater di Praha:
http://www.hdk.cz/repertoar

L'altrettanto storico e ora molto teso a rilanciare il Musical Teatro dell'Operetta budapestino:

http://www.operettszinhaz.hu/index.nof?o=0&k1=1&nyelvid=1

Un trionfo del Musical budapestino, il Madach:

http://www.madachszinhaz.hu/Program/Program_e.php

A Zagabria c'è un bel teatro musicale:
www.komedija.hr

Visto ? Commenti ?
Ciao
Giuseppe/Josef

Francesco Moretti ha detto...

Caro Josef, già alcuni anni fa un caro Amico del Musical di Trento (che saluto, magari mi legge: ciao Aurelio!) mi raccontava del grande fermento musical-e nell'est europa, e specialmente a Budapest. Al Madach Theater, infatti, vanno in scena le uniche produzioni autorizzate al mondo DIVERSE dal format internazionale di Cats e del Phantom of the Opera. Leggasi: in Ungheria, nazione che fino a vent'anni fa era al di là della Cortina di ferro e penso avesse diversi problemi a cui pensare ben più importanti che non il musical.
Eppure...
Perché nel centro Europa il musical ha preso la strada giusta per diventare una vera e propria industria dell'intrattenimento di alta qualità, dove i performer sono grandi star e non si deve necessariamente ricorrere all'ultima starletta-velina di turno per portare il pubblico a teatro? Perché? Perché???

Anonimo ha detto...

Questa clip mi ricorda un periodo n cui ancora cercavo le canzoni dei musical su quei sistemi "peer-to-peer" tipo Napster & co.

Una volta scaricai le versioni metal-punk (? anch'io li confondo un po') di "My favourite things" e proprio "Phantom of the Opera"... A mia sorella piacquero molto, a me un po' meno... :-P Mi sembra che il gruppo, specializzato in cover, si chiamasse "Me first and the gimmie gimmies", ma dovrei controllare...

Anonimo ha detto...

"Perchè ?" si domanda giustamente Herr Franz. E' questa domanda - IMHO - un pò il fil-rouge di tutti i blog italiani sul Musical. La risposta comunque è che a rimetterci siamo sempre noi passionati che dobbiamo sobbarcarci ricerche, spese ed oneri per andare a vedere qualcosa di decente, come piace noi, oppure accontentarci dei surrogati che troviamo in casa nostra. Triste sentiero da percorrere, il nostro. Ma poi, diciamoci la verità, quando siamo lì a teatro dimentichiamo tutto e tutto passa come per magia....
L'Ungheria e Budapest in particolare ha sempre seguito la tendenza degli spettacoli di Vienna e vedo che ancora non ha perso questa abitudine, precedendo stavolta la capitale austriaca nella rappresentazione di RUDOLF. Diceva un ungherese che conobbi tempo fa, "A Budapest facciamo i musical meglio che a Londra!". Che questa affermazione sappia un po' di campanilismo è fuor di dubbio ma sarebbe interessante fare una statistica e io azzerderei che il numero di musical fatti in Ungheria sia superiore a quelli della vicina Austria. Il fatto è che l'argomento vedo che interessa poco (e va bene anche così, quando si scrive, si pensa in buona fede che gli argomenti possano coinvolgere altri lettori ma se non succede, pazienza) e poi nessuno ci parla di questi benedetti allestimenti magiari. Io sono stato a vedere, tempo fa, un simpatico musical a Budapest dal titolo "Mercoledì sarà primavera" e ho trovato un ambiente tipo Theater An der Wien : pubblico competente, entusiasta, che ama profondamente gli interpreti sulla scena perchè li conosce bene. Insomma, sono certo che il pianeta-Ungheria (e Budapest principalmente) tornerà nuovamente nei nostri discorsi, quindi l'approfondimento credo sia solo rimandato.
Quest'anno il Madach Theater presenta il super-classico PHANTOM, l'ingiustamente sottovalutato (d'accordo con Franz) THE BEAUTIFUL GAME, il gradevolissimo THE PRODUCERS, l'eccitante CHICAGO, un altro classico del pubblico budapestino come IL VIOLINISTA SUL TETTO e poi CATS che al Madach forse avrà fatto tante repliche come all'originario New London d'Oltre Manica.
Ma non è finita qui perchè Budapest ha anche un teatro del Musical che si chiama "Musicalszinhàz a Stefanian". Mi sono appuntato 3 titoli, non so se la stagione in corso offre solo questi ma ve li riporto come me li sono segnati : JESUS CHRIST SUPERSTAR, BEST OF BROADWAY ed EVITA.
Dato che sto dando i...numeri, pardon i titoli, continuo con il Karlin Theater di Praga , altro tempio dell'Est, che offre quest'anno SINGIN' IN THE RAIN, ancora il gettonato THE PRODUCERS, il sempre attuale WEST SIDE SORY e poi se andate più sul classico un FLEDERMAUS straussiano.
Finisco citando solo il polacco teatro musicale di Lodz (non so se sia il più importante, ma suppongo che Varsavia, Cracovia e Gliwice abbiano mezzi ancor maggiori) con 3 musical, THE MAN OF LA MANCHA, VIOLINISTA SUL TETTO e un certo PINOCCHIO che non credo sia quello dei Pooh...ma chi capita a Lodz può' pure trovarsi davanti LA PRINCIPESSA DELLA CZARDAS, LO ZINGARO BARONE e LA VEDOVA ALLEGRA.
Una bella insalatona per tutti i palati!
Ciao
Josef

Francesco Moretti ha detto...

Caro Josef, certo che tanta abbondanza di titoli vecchi e nuovi in paesi che fino a vent'anni fa erano considerati "off limits", fuori da ogni logica produttiva e commerciale perché oltre la famigerata cortina di ferro, fa venire solo rabbia.
Certo, parliamo di musical, non di cose magari "fondamentali" per la vita di un paese, ma questo tipo di attività sappiamo bene quanto indotto comporti: alberghi, ristoranti, merchandising... specialmente con grandi produzioni stabili che quindi sono capaci di richiamare pubblico da ogni dove.
Insomma, l'aspetto turistico-commerciale è tutt'altro che da sottovalutare, e sembra che i paesi dell'est l'abbiano capito da tempo. Ai titoli che hai giustamente citato (ricordo che il PHANTOM e CATS a Budapest sono gli unici allestimenti al mondo ad aver avuto il nullaosta dalla Really Useful a non rispettare il format originario, tanta è la professionalità e garanzia di qualità assicurate) aggiungerei anche il TANZ DER VAMPIRE, che lo scorso anno ha spopolato in Polonia.
A parte qualche eccezione (mi piace ricordare i fasti di PINOCCHIO, VACANZE ROMANE e THE PRODUCERS, l'allegra e spontanea vitalità di JOSEPH e NUNSENSE, la coraggiosissima operazione triestina con ELISABETH, il bel risultato del JESUS italiano), mi sembra sempre di essere una galassia indietro.
In parecchi sulla lista di Amici del Musical hanno parlato di grossi interessi "interni" che sbarrano la strada all'arrivo delle grandi multinazionali dell'intrattenimento teatrale. Comincio a crederci...

Anonimo ha detto...

In un modo o nell'altro, Franz, sa tutto un po' di triste, di grigio...insomma noi qui a desiderare e loro lì a godersi gli spettacoli. Sai, fin quando si è giovani e si hanno forze sufficienti, ci si imbarca e si va ma pensi che sia giusto tutto ciò ? Sarei curioso di sapere quali sono i problemi interni di cui parlavi. Insomma un blog sul Musical è un momento di riflessione su tante cose. E devo dire che qui si può parlare di tante cose, dagli spettacoli rutilanti alle problematiche, e anche alle anomalie che poi,protraendosi per troppi anni, diventano come dei...misteri.
Posso una dire una cosa invece molto pratica ? Non lo so, ma per noi organizzare un viaggio in questi paesi dell'Est non è più complicato ? Per prendere i biglietti, per prenotare gli alberghi, per orientarsi per la città...dicono che nessuno parla inglese o tedesco...insomma una cosa è il classico viaggio Praga-Budapest da turisti e un'altra (forse) un viaggio mirato pro-spettacoli...insomma credo che uno vada incontro ad un bel groviglio caotico. E la vostra sensazione è come la mia ?
Ciao
Josef